Split
di Chris Shaw (1989 USA 85')
con Timothy Dwight, Joan Bechtel, John J. Flynn,
Chris Shaw, John Martel
Uno dei primi film di science-fiction ad utilizzare la computer graphic, precursore dimenticato del movimento cyberpunk cinematografico. Molte sono le scene psichedeliche ottenute con buoni risultati, grazie ad uno dei primi impieghi di tecniche di grafica vettoriale al computer.
Il protagonista è uno "Starker" (!!!)in un mondo dominato da un implacabile governo simil-Grande Fratello immaginato da Orwell nel suo "1984". Il controllo su ogni cittadino è totale, venendo annullata di conseguenza ogni individualità, le direttive globali sono quelle dell'accumulazione e della procreazione. Il nostro eroe è l'unico a non esistere, non essendo catalogato e vivisezionato negli implacabili computer governativi. Il suo aspetto è quanto mai malsano e il suo obiettivo è quello di diffondere attraverso i rifornimenti d'acqua, tra la popolazione robotizzata, una droga che permetterà di riaprire gli occhi agli automi viventi. Il risveglio degli uomini robot permetterà al mondo di squarciare il velo dell'illusoria realtà per consentire alla libertà data dall'individualismo di riemergere. La ricerca dell'uomo da parte dello spietato governo sarà spasmodica proprio per la paura di essere di fronte ad una venuta di un nuovo Cristo.
Ricco di immagini e suoni affascinanti e per l'epoca sperimentali, il film perde un po' di smalto per quanto riguarda la bolsa recitazione e il rozzo montaggio non sempre avvincente. Da segnalare i folgoranti titoli di testa che da soli valgono la visione.
18/11/07
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1 commento:
Ciao, il tuo blog è veramente interessante e infatti ogni tanto ci capito, come ora che cercavo notizie su questo film che a suo tempo divenne leggendario tra alcuni della compagnia ma stranamente (molto stranamente) scomparve dalla realtà, totalmente irreperibile...........se hai qualche dritta, dalla ! ;-)
Ti auguro ogni bene :-)
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