08/11/07

Intervento divino

Intervento divino
Di Elia Suleiman
(2002 FRA/MAR/GER 92’)

Il film comincia con Babbo Natale che corre tra i cipressi in Terra Santa inseguito da alcuni adolescenti. Giunto alle porte di una piccola chiesa in cima ad una collina, Babbo Natale s'appoggia ad una colonna. Ha un coltello infilzato nel cuore. Siamo a Nazareth.
Tra realtà e utopia il regista palestinese ricostruisce la quotidianità del suo popolo, avendo la forza e il coraggio di affrontare un cancro dei nostri giorni.
L’assurdità e la follia della vita in Israele e l’incomunicabilità tra i due popoli emergono brucianti dalla storia raccontata, ma l’umorismo graffiante unito ad una leggerezza e ad una delicatezza alla Buster Keaton sembrano volerci dire che, nonostante tutto, si mantiene il diritto di sognare e di divertirsi e questo nonostante il timore che, prima o poi, la pentola a pressione (simbolo della faida israelo-palestinese o di tutto il Medio Oriente?) su cui il film si chiude, possa scoppiare.
Un film sorprendente, militante e antimilitarista, apertamente comico, sfrenatamente utopico, amaramente realista.

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