21/01/14

POSSIAMO VINCERE LA PACE

Si è riempito di luci 
il mio cuore di seta,
di campane perdute,
di gigli e di api
e me ne andrò lontano,
più in là di quei monti,
accanto alle stelle.
(Garcia Lorca)






Ho visto a volte, in fondo a un teatro dozzinale
tutto infiammato dall'orchestra sonora,
una fata accendere in un cielo infernale
una miracolosa aurora;
ho visto a volte in fondo a un teatro dozzinale
un Essere fatto solo di luce, oro e velo
atterrare il gigantesco Satana;
ma il mio cuore, da cui l'estasi è assente,
é un teatro dove sempre si attende
e sempre invano, l'Essere dalle ali di velo!
(Charles Baudelaire)

INVADERS MUST DIE


Magic people, voodoo people.
The voodoo, who do, what you don't dare do people.
Voodoo!
The voodoo, who do, what you don't dare do people.
The voodoo, who do, what you don't dare do people.
The voodoo!
The voodoo, who do, what you don't dare do people.
The voodoo, who do, what you don't dare do people.
Magic people, magic people, voodoo people, magic people.
Magic people, magic people, voodoo people, magic people.
Magic people, magic people, voodoo people, magic people.
Magic people, magic people, voodoo people, voodoo!


Il Vudù (talora anche Voodoo secondo la grafìa inglese)[1] è una religione afroamericana dai caratteri sincretici e fortemente esoterici.
La si ritiene generalmente come una delle religioni più antiche al mondo, sempre se si vuole considerare la forma moderna — nata tra il 1600 e il 1700 pressoché contemporaneamente in America latina e in Africa occidentale — come una continuazione diretta della forma originale. La religione vuduista attuale combina infatti elementi ancestrali estrapolati dall'animismo tradizionale africano che veniva praticato nel Benin prima del colonialismo, con concetti tratti dal Cattolicesimo. Oggi il Vudù è praticato da circa sessanta milioni di persone in tutto il mondo, ed ha recentemente acquisito il privilegio di essere riconosciuto come religione ufficiale in Benin — dove è fiorentemente organizzato in una Chiesa alla quale aderisce l'ottanta percento della popolazione — e ad Haiti dove è praticato da gran parte della popolazione, contemporaneamente alla religione cattolica. Come comunemente si ritiene, il Vudù non è un fenomeno legato alla magia nera, ma una religione a tutti gli effetti, ed è dotato di un profondo corpus di dottrine morali e sociali, oltre che di una complessa teologia.

Storia[modifica | modifica sorgente]

Il moderno Vudù è la derivazione di una delle religioni più antiche del mondo, presente in Africa sin dai primordi della civiltà umana.
Cerimonia vudù a Jacmel (Haiti)
Diffusa in varie aree africane già da prima delle colonizzazioni europee, la profonda saggezzafilosofica del Vudù si è poi diffusa nelle Americhe, in conseguenza alla deportazione degli schiavi neri nelle nuove colonie, dove venivano sfruttati per il lavoro forzato. Risale proprio a questo periodo — tra il XVII e il XVIII secolo — la codifica del Vudù così come lo si può conoscere al giorno d'oggi: nato dalla sintesi delle varie espressioni spirituali africane e di alcuni elementi cattolici.
Il Vudù rappresentò per gli schiavi africani uno spiraglio di luce nella miseria della schiavitù[2]; una fede comune che poteva farli sentire parte di una cultura valorizzata, nonché parte di una comunità. Tuttavia il Vudù dovette affrontare una dura lotta contro l'oppressione esercitata dal Cattolicesimo: la Chiesa cattolica combatté strenuamente contro l'espressione religiosa africana, a causa del suo insieme di superstizioni e magia nera. Il Vudù venne — a partire dal 1800 circa — presentato al mondo sotto i riflettori.
Con le deportazioni nelle Americhe, il Vudù iniziò a diffondersi nelle isole caraibiche, e successivamente in tutta l'America centrale. Col tempo la religione vuduistica si ibridò con quella Cattolica , individuando la presenza di un Dio supremo e di numerosi intermediari; ebbero origine quindi religioni attraverso i tre secoli che separano la nascita del Vudù moderno e l'epoca attuale, con un apogeo da parte dei cattolici riscontrato negli anni cinquanta, e una prosecuzione sino ai tempi correnti per quanto riguarda l'avversione dei protestanti.
Nonostante le repressioni , il Vudù attirò un numero sempre maggiore di adepti, proprio grazie a quell'alone di proibito e misterioso che la sua condanna aveva originato. In tempi moderni il Vudù sta godendo di una discreta diffusione negli Stati Uniti e nell'America meridionale: ad Haiti il riconoscimento ufficiale della religione vuduista — praticata da quasi tutta la popolazione, parallelamente al Cristianesimo — risale al 2003. In Africa occidentale è in corso un revivalismo: in Benin è riconosciuto in qualità di religione ufficiale dal 1996 ed è praticato dai quattro quinti della popolazione; viene inoltre amministrato da una Chiesa organizzata e viene insegnato nelle scuole. Numerose comunità sono infine presenti in Ghana e in Togo.

Teologia[modifica | modifica sorgente]

La teologia vuduista si presenta come estremamente complessa e ricca, molto simile a quella delle altre grandi religioni mistiche del mondo. Il Vudù concepisce infatti la molteplicità dell'universo come una realtà illusoria, intendendo il cosmo come un "tutt'uno". Le tante cose che costituiscono il mondo non sono slegate e distinte tra loro, la differenziazione è infatti il velo di Maia (dalla religione induista) che copre quella che è la realtà, ovvero il fatto che tutto ciò che esiste è parte e manifestazione di un'entità ancestrale, ineffabile ed eterna, ovvero Dio — che nella tradizione africana è indicato con nomi qualiMawuOlorun o Gran Met (dal francese Grand Maître, ovvero "Grande Maestro"), e viene anche designato spesso con un altro nome , utilizzato da quando il Vudù si ibridò col Cristianesimo .
La Divinità suprema è concepita dalla religione vuduista come un principio primordiale che crea l'universo attraverso un processo di manifestazione, di espressione dello spirito divino, un processo che dà ordine, vita e moto alla materia. Dio è il creatore, il motore, la fonte mistica di tutta l'esistenza, è l'essenza che nutre la materia dell'universo, nonché la potenza che dà forma alla sostanza. Quest'ultima, infatti, senza la forma conferitale da Dio, non sarebbe altro che caos.
Zone di diffusione del vudù
La teologia vuduista concepisce Dio come un ente inarrivabile, inconoscibile, il quale tuttavia si può rendere accessibile alla mentalità umana manifestandosi nell'universo infinito che è sua emanazione. Lo stesso termine dal quale la religione trae il nome, ovvero vodun o vodu, sta ad indicare lo spirito misterioso che permea e fertilizza la materia cosmica, attivandola e donandole la vita. Nelle lingue africane tale termine significa letteralmente "segno del profondo" ed è generalmente utilizzato in alternativa a Obatala ed in un altro termine, quest'ultimo dal significato misterioso, vale a dire "potenza astuta della buca": questo termine ha un rimando anche a Satana (il "divisore" , il "maligno" , il "menzognero") che i Cristiani pensano sia capace, con le sue astute menzogne miste abilmente a verità, di soggiogare la mente dell'uomo al suo volere imponendogli una morale falsa e distorta ed una errata percezione della realtà, dove solo l'aiuto di Dio può liberare e svelarne tutti gli inganni .
Secondo i vuduisti, queste espressioni sintetizzano la natura dello spirito divino manifesto nel mondo, perché il vodun è occulto, nascosto nella terra e nelcosmo che permea e di cui è l'essenza. Il vodun ha una duplice natura: da una parte è spirituale, dall'altra è materiale, ma si tratta di una distinzione pratica, dato che nel Vudù materia e spirito sarebbero considerati come la medesima realtà, dato che la materia non è altro che una forma condensata dello spirito cosmico. Il vodun è la forza segreta che presenzia in tutte le cose e che si manifesta all'uomo attraverso riti con simbolismi esoterici e di enfasi estatica. Tali riti, secondo le credenze, permetterebbe all'essere umano di oltrepassare il velo di Maia, di entrare in contatto diretto con la Divinità, contemplandola ed intravedendone le potenzialità, il potere e la consapevolezza che l'"essere inarrivabile" esprime in ogni attimo della sua esistenza.
Nella religione vuduista, il serpente è considerato una rappresentazione ideale e sacrale del vodun. Come il serpente costrittore si avviluppa attorno alle sue prede (altra similitudine con Satana od altri demoni rappresentanti i demoni ingannatori o stritolatori), così Dio avviluppa il suo spirito attorno al cosmo ed adempie perennemente al processo mistico della creazione o manifestazione molteplice.
« Il Serpente sotto i cui auspici si riuniscono tutti coloro che condividono la fede. »
Le spire del serpente rappresentano la forza mistica attraverso la quale la Divinità esprime la propria luce, emanando l'universo che permea e nutre in eterno con il suo spirito, il vodun. L'anima che compone tutte le cose tesse tra queste un inscindibile legame: lo spirito di una pietra è identico all'anima di un albero, l'anima di un albero è identica allo spirito di un animale, lo spirito di un animale è parte della stessa anima universale che possiede anche l'essere umano. Ogni cosa, sia essa animata o inanimata, è parte di Dio ed è parte dell'eterno ciclo della creazione.
Stando a tutto questo, il Vudù è una religione panteistica, in quanto concepisce tutte le cose come tasselli di un'unica anima cosmica; parallelamente è però anche una religione monistica. La teologia vuduista include infatti il concetto di manifestazione pluralistica di Dio: esso è unico e unitario, è la fonte ancestrale di tutte le cose che esistono, ma non può essere compreso dalla mente umana se non attraverso la molteplicità delle sue manifestazioni. Il Vudù contempla infatti la presenza di una schiera di varie divinità, che designa con il termine specifico di loa, che letteralmente vuol dire "misteri", ma che viene spesso tradotto anche come "santi" o "angeli", per sottolineare la similitudine col Cristianesimo. Questi spiriti della natura (in parte derivati dagli Orisha della tradizione yoruba) sono le sfaccettature, i vari aspetti, attraverso i quali Dio si manifesta nel mondo. Proprio per questo motivo l'uomo non è in grado di sviluppare tutte le personalità ma si limita ad una. L'uomo, che secondo quanto detto sarebbe limitato nel comprendere il mistero dell'assoluto, può entrare in contatto con Dio solo passando attraverso il molteplice, essendo questo l'unica mezzo che può condurlo al divino, il veicolo che permette la comprensione della realtà. La molteplicità è l'eccezionale capacita di alzare la testa, agire senza paraocchi, distrarre una mente sovraccarica o ossessionata, staccare e riattaccare la mente proprio come avviene per la concentrazione più il periodo di recupero è breve maggiore è la durata.
Dai rituali fortemente esoterici e mistici si crede che non esista distinzione tra il mondo divino e il mondo umano, che ogni cosa è divina in quanto ogni cosa è parte attiva dell'unità. L'uomo potrebbe condurre una vita che lo porti alla stretta relazione estatica con le manifestazioni di Dio, con le divinità e gli spiriti dei morti, ma nel momento in cui comprende il segreto del molteplice e del vario, si rende anche pienamente consapevole del fatto che il molteplice è costituito dai tanti tasselli di un unico mosaico divino.
Tra gli spiriti della natura venerata dai fedeli del Vudù si trovano divinità che fungono da patrone e personificazioni di elementi e forze della natura. Gli spiriti del cosmo venerati dai vuduisti sono stati etichettati, nel Vudù centroamericano, con denominazioni in francese o spagnolo, ed associati, in una erronea analogia frutto di un miscuglio culturale, a santi e figure cattoliche. Pertanto, quei "santi" vengono considerati o come incarnazioni terrestri delle divinità, oppure come alternative raffigurazioni delle divinità stesse.
Le divinità sono considerate delle entità indescrivibili, senza aspetto o caratteristiche fisiche; sono semplici essenze della Divinità suprema. Per questo motivo, nonostante la diffusa iconografia, dovuta in particolare alle commistioni cattoliche, per rappresentarle in via ufficiale, ad esempio per le decorazioni dei templi vuduisti, vengono utilizzati i veve, i disegni geometrici sacri. Questi sono ritenuti il miglior modo attraverso cui esprimere l'aspetto del divino, in quanto sono sintetizzazioni simboliche delle funzioni e delle caratteristiche che contraddistinguono gli spiriti della natura.

Ecclesiologia[modifica | modifica sorgente]

Il Vudù si presenta generalmente con un'organizzazione costituita da un sistema di congregazioni. Ad Haiti e in Benin esistono due vere e proprie Chiesevuduiste che amministrano molte di queste congregazioni e gestiscono le cerimonie religiose, oltre che i seminari per la formazione del clero vuduista; in Benin la Chiesa del Vudù è un'istituzione molto importante nella società e nella vita dei cittadini, essa gestisce infatti parecchi servizi pubblici, qualiospedaliscuolecollege ed alcuni enti per la beneficenza . Il clero vuduista è costituito da sacerdoti e sacerdotesse, che svolgono generalmente le medesime funzioni; i sacerdoti di sesso maschile vengono chiamati oungan (anche ungan o houngan), le donne vengono chiamate mambo. Ogni congregazione vuduista possiede poi i propri alti sacerdoti e alte sacerdotesse, chiamati rispettivamente papaloa e mamaloa; questi sacerdoti capi hanno il compito di gestire al meglio gli interi collegi clericali, avendo alle spalle molti anni di esperienza. Esistono inoltre alcune decine di cosiddetti "Roi" (Re), che godono di un prestigio particolare e insieme formano la leadership della cosiddetta "Chiesa" Beninese. Sono i discendenti degli antichi sovrani del Dahomey e hanno diverse specializzazioni; Towakon Guedehongue II, ad esempio, benché gli sia spesso attribuito il titolo di "Papa" del Vodou, non è altro che uno dei tanti Roi, specializzato nella supervisione sulla correttezza dei rituali nei vari Hounfour. Il clero offre servizio in templi, gestiti dalle congregazioni e diffusi sul territorio; oggi esistono templi vuduisti in particolare in America centrale e in Africa occidentale, sebbene luoghi di culto si possano trovare anche in tutti gli Stati Uniti e in alcuni Paesi europei, in particolare in quelli in cui le attività del Vudù sono più radicate. Ad esempio esiste un Hounfour a Fyé, in Francia, chiamato "La Mandragore"; è l'unico Hounfour europeo ufficialmente riconosciuto in Benin. I templi sono considerati dei luoghi in cui l'essere umano può entrare in contatto con la Divinità, ed è per questo che vi si svolgono i rituali. Gli edifici di culto sono decorati con vari elementi, tra cui un ingente quantità di candele, raffigurazioni di santi e oggetti considerati legati ai loa. Questi ultimi, in quanto non rappresentabili, sono celebrati di solito mediante l'utilizzo deiveve, le geometrie sacre. Durante i rituali sono molto frequenti i sacrifici animali, in particolare — tipico della tradizione vuduista — è il rituale che prevede lo sgozzamento del galletto. Possono essere utilizzate anche le famose bambole vudù . Altra caratteristica importante dei riti vuduisti è il forte misticismo, vale a dire il forte contatto che viene teso tra il mondo divino e il mondo umano, portando ad un'unione rituale tra uomini e dèi.
Le liturgie prevedono infatti la possessione divina , attraverso cui una divinità loa o lo spirito di una persona defunta si impossessa del corpo del celebrante — solitamente un membro del clero — interagendo con i partecipanti al rito. Nei momenti di estasi il posseduto viene detto uno zombi ovvero una persona viva sotto il controllo di un ente che in realtà non appartiene al suo corpo. Si crede infatti che durante i rituali di possessione, una delle due anime del posseduto lasci il corpo per permettere alla divinità di penetrarvi.

Escatologia ed etica[modifica | modifica sorgente]

Nel Vudù o Voodoo, il concetto della salvezza e del raggiungimento della salvezza è molto complesso. La visione si può dire che, a grandi linee, abbia alcuni punti in comune con quella cattolica: infatti entrambe le escatologie di queste religioni si basano sulla credenza in una vita dopo la morte. Nel Vudù tuttavia esiste una concezione molto diversa per quanto riguarda l'anima: mentre infatti nel Cattolicesimo l'anima viene considerata il "principio spirituale dell'uomo" (Catechismo della Chiesa Cattolica - CCC n. 363), o la "forma del corpo" (CCC n. 365), destinata a ricongiungersi ad esso dopo la morte con la risurrezione, (cfr. CCC n. 990), nel Vudù essa è concepita come distinta in due corpi numistici, vale a dire il grande angelo guardiano e il piccolo angelo guardiano. La prima parte dell'anima è considerata quella più materiale, e per questo strettamente legata al corpo, tanto da lasciarlo solo in seguito alla morte. La seconda è considerata invece la parte più sottile, in grado di lasciare spesso il corpo — anche durante il sonno —, e quella più soggetta ad influssi esterni, tanto che si ritiene se ne possano impossessare, imprigionandola, persone che praticano la magia nera, attraverso la quale riuscirebbero a controllare il piccolo angelo guardiano e, direttamente, la persona cui l'anima appartiene, rendendola uno zombi. I sacerdoti vuduisti possono, in questo caso, proteggere il malcapitato preparando un vaso della testa (in francese pot de tête), ovvero una sorta di amuleto nel quale racchiudono anticipatamente il piccolo angelo guardiano impedendo che venga catturato. Quando una persona muore, la sua anima ascende al paradiso. Durante la vita ogni essere umano possiede inoltre un proprio maestro della testa (met tet, derivato dal francese maître tête). Questa entità corrisponde all'angelo custode della tradizione cristiana, un nume dunque che porta consiglio e protezione alla persona cui è associato. Eticamente il Vudù esercita una morale che enfatizza la valorizzazione della vita umana e il rispetto della natura. Quest'ultima, essendo il Vudù una religione panteistica è considerata sacra e permeata dalle divinità. La religione vuduista sta rappresentando, in particolare nelle regioni meridionali del Togo, una forza particolarmente fervente che lotta per la salvaguardia delle zone boscose considerate sacre e al contempo vi si celebrano molto spesso i rituali vuduisti.
Per quanto riguarda la vita umana, un insegnamento che può essere utilizzato come esempio principale della forza etica che caratterizza il Vudù, è il valore che questo dà alle persone con handicap fisici o mentali perché considera manifestazione mistica qualsiasi cosa che sia speciale o semplicemente diversa.

Magia[modifica | modifica sorgente]

Come tutte le religioni antiche anche il vuduismo ha numerosi cerimoniali legati alla magia e particolarmente vasto sembra essere l'arsenale della magia distruttiva o nera.
Per quanto non esistano prove dell'efficacia di tali magie, non vi possono essere dubbi sulla presa di queste superstizioni sul popolo: numerosi dittatori hanno approfittato di ciò per rinsaldare il loro potere, spacciandosi per potenti stregoni.

Zombi[modifica | modifica sorgente]

Secondo la tradizione magica del vudù, alcuni potenti stregoni sarebbero in grado di riportare alla vita i morti, creando i cosiddetti zombi. Sembrerebbero esserci numerose testimonianze a tal proposito; la scrittrice statunitense Zora Hurston, ad esempio, riuscì a fotografare una zombie ad Haiti: si sarebbe trattato di Felicia Felix Mentor, deceduta nel 1907, ricomparsa misteriosamente nel 1936 sotto forma di zombi. Al di là delle leggende, il professor Heinz Lehamann, dopo aver esaminato diversi zombi, afferma che in realtà si tratterebbe di malcapitati a cui è stata somministrata una potente droga che indurrebbe uno stato di morte apparente prima e di vita vegetativa poi.

Vuduismo e Cristianesimo[modifica | modifica sorgente]

Nonostante alcune persone affermino che i Cristiani avessero convertito sotto minaccia di morte gli schiavi e che questi avessero adottato l'iconografia Cristiana per camuffare gli antichi riti africani, non v'è nessuna prova che le cose siano andate così. Vi è prova che i Cristiani obbligarono gli schiavi a battesimi di massa, ma la loro influenza si limitò a questo. C'è da ricordare che il Vuduismo originale africano era già di per sé una mescolanza di varie religioni native e che per gli schiavi immigrati in America era del tutto normale e spontaneo accettare nuove religioni ed integrarle al Vuduismo: questo fu probabilmente il destino anche del Cattolicesimo.
È indubbio che il Cattolicesimo perseguitò alcuni aspetti del Vudù, che presentava forti connessioni con il Satanismo tradizionale: sacrifici animali, l'importanza ritualistica del sangue e di animali che i Cristiani considerano maligni (serpenti in particolar modo), possessioni e magia nera.
Un rapporto quindi doppio: da una parte una persecuzione degli aspetti più incomprensibili e presumibilmente malvagi, dall'altra una integrazione spontanea degli elementi ritenuti simili.

Note[modifica | modifica sorgente]


  1. ^ Dal termine africano vodu, che letteralmente significa "spirito", "divinità", o ancor più letteralmente "segno del profondo". Il nome è minormente utilizzato anche in differenti altre forme di traslitterazione e pronuncia, tra cui VaudouVoduVuduVodonVudunVodunVoudonVoudunVodouVodounVoudouVoudoun e diffusamente come Voodoo. Esistono infine altri tre termini, ovvero Sevi Loa (o Sevi Lwa, o ancora Sevi Lua), Vuduismo e Naniguismo. I fedeli alla religione vengono designati con aggettivi quali vudù, in forma minuscola ma anche in questo caso variabile come precedentemente elencato, vuduista o naniguista.
  2. ^ Dubois, Laurent, "Vodou and History" in Comparative Studies in Society & History, 43, no. 1 (January 2001): 9

APPARENTEMENTE SANO (SHITMAKER)


As duas principais referências para o nome To Mega Therion são sua aparição no Livro das Revelações (o Apocalipse de João), onde também há referênias à sua contraparte, Babalon. Therion (A Besta) e Babalon também aparecem no Livro da Lei, livro sagrado da filosofia e religião de Thelema

O Apocalipse de João[editar | editar código-fonte]

São várias as passagens da Bíblia cristã onde a figura da Grande Besta surge. A primeira, e talvez mais conhecida, é Ap 13:
E vi subir do mar uma besta que tinha sete cabeças e dez chifres, e sobre os seus chifres dez diademas, e sobre as suas cabeças um nome de blasfêmia. E a besta que vi era semelhante ao leopardo, e os seus pés como os de urso, e a sua boca como a de leão; e o dragão deu-lhe o seu poder, e o seu trono, e grande poderio. E vi uma das suas cabeças como ferida de morte, e a sua chaga mortal foi curada; e toda a terra se maravilhou após a besta. E adoraram o dragão que deu à besta o seu poder; e adoraram a besta, dizendo: Quem é semelhante à besta? Quem poderá batalhar contra ela? E foi-lhe dada uma boca, para proferir grandes coisas e blasfêmias; e deu-se-lhe poder para agir por quarenta e dois meses. E abriu a sua boca em blasfêmias contra Deus, para blasfemar do seu nome, e do seu tabernáculo, e dos que habitam no céu. E foi-lhe permitido fazer guerra aos santos, e vencê-los; e deu-se-lhe poder sobre toda a tribo, e língua, e nação. E adoraram-na todos os que habitam sobre a terra, esses cujos nomes não estão escritos no livro da vida do Cordeiro que foi morto desde a fundação do mundo. Se alguém tem ouvidos, ouça. Se alguém leva em cativeiro, em cativeiro irá; se alguém matar à espada, necessário é que à espada seja morto. Aqui está a paciência e a fé dos santos. E vi subir da terra outra besta, e tinha dois chifres semelhantes aos de um cordeiro; e falava como o dragão. E exerce todo o poder da primeira besta na sua presença, e faz que a terra e os que nela habitam adorem a primeira besta, cuja chaga mortal fora curada. E faz grandes sinais, de maneira que até fogo faz descer do céu à terra, à vista dos homens. E engana os que habitam na terra com sinais que lhe foi permitido que fizesse em presença da besta, dizendo aos que habitam na terra que fizessem uma imagem à besta que recebera a ferida da espada e vivia. E foi-lhe concedido que desse espírito à imagem da besta, para que também a imagem da besta falasse, e fizesse que fossem mortos todos os que não adorassem a imagem da besta. E faz que a todos, pequenos e grandes, ricos e pobres, livres e servos, lhes seja posto um sinal na sua mão direita, ou nas suas testas, Para que ninguém possa comprar ou vender, senão aquele que tiver o sinal, ou o nome da besta, ou o número do seu nome. Aqui há sabedoria. Aquele que tem entendimento, calcule o número da besta; porque é o número de um homem, e o seu número é seiscentos e sessenta e seis.1
Nota: algumas traduções da Bíblia, citando diferentes manuscritos, dão o valor 616 e não 666. Outras, derivadas dos Manuscritos do Mar Morto, indicam o número 656.
Outro trecho importante é o que mostra a ligação entre a Besta e Babalon, Apo 17:3-6:
E levou-me em espírito a um deserto, e vi uma mulher assentada sobre uma besta de cor de escarlate, que estava cheia de nomes de blasfêmia, e tinha sete cabeças e dez chifres. E a mulher estava vestida de púrpura e de escarlate, e adornada com ouro, e pedras preciosas e pérolas; e tinha na sua mão um cálice de ouro cheio das abominações e da imundícia da sua prostituição; E na sua testa estava escrito o nome: "Mistério, a grande babilônia, a mãe das prostituições e abominações da terra". E vi que a mulher estava embriagada do sangue dos santos, e do sangue das testemunhas de Jesus. E, vendo-a eu, maravilhei-me com grande admiração.2

Livro da Lei[editar | editar código-fonte]

Dentro do Liber AL vel Legis, são as seguintes as referências à Besta3 :
  • Liber AL I:15 - "Agora vós devereis saber que o escolhido sacerdote & apóstolo do espaço infinito é o príncipe-sacerdote a Besta; e em sua mulher chamada a Mulher Escarlate está todo o poder concedido. Eles agruparão minhas crianças dentro do seu cercado: eles trarão a glória das estrelas para dentro do coração dos homens."
  • Liber AL II:24 - "Contemplai! estes são graves mistérios; pois existem também dentre meus amigos aqueles que são eremitas. Agora não penseis em encontrá-los na floresta ou na montanha; mas em camas de púrpura, acariciados por magníficas bestas de mulheres com grandes membros, e fogo e luz em seus olhos, e volumosas mechas de cabelo flamejante sobre eles; lá vós os encontrareis. Vós os vereis no comando, em exércitos vitoriosos, em toda a alegria; e haverá neles uma alegria um milhão de vezes maior que esta. Cuidado para que um não force o outro, Rei contra Rei! Amai-vos uns aos outros com os corações ardentes; nos homens baixos pisoteai no feroz desejo de vosso orgulho, no dia de vossa ira."
  • Liber AL III:14 - "Tu verás essa hora, ó Besta abençoada, e tu, a Concubina Escarlate do desejo dele!"
  • Liber AL III:22 - "As outras imagens agrupa ao meu redor para me sustentar: que todas sejam adoradas, pois elas deverão juntar-se para me exaltar. Eu sou o objeto de adoração visível; os outros são secretos; para a Besta & sua Noiva eles são: e para os vencedores do Ordálio x. O que é isso? Tu saberás."
  • Liber AL III:34 - "Mas vosso lugar sagrado permanecerá intocado através dos séculos: se bem que com o fogo e a espada ele seja queimado & destroçado, no entanto uma casa invisível lá permanecerá, e deverá permanecer até a queda do Grande Equinócio; quando Hrumachis erguer-se-á e aquele da dupla baqueta assumirá meu trono e lugar. Um outro profeta deverá erguer-se, e trazer febre fresca dos céus; uma outra mulher despertará a volúpia e a adoração da Serpente; uma outra alma de Deus e da besta misturar-se-á no sacerdote englobado, um outro sacrifício maculará a tumba; um outro rei deverá reinar; e a bênção não mais será derramada Ao místico Senhor da cabeça de Falcão."

  • Liber AL III:47 - "Este livro deverá ser traduzido para todas as línguas; mas sempre com o original na escrita da Besta; pois na forma casual das letras e suas posições de uma para outra: nisso estão mistérios que nenhuma Besta adivinhará." (parc.)
  • Ezechiele 25.17: il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.
    Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti.
    E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
    ($%$(
    SUPEEERRRRRRRR
    Ezechiele 25.17: il cammino dell'uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi.
    Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perchè egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti.
    E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare ed infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.
    da PensieriParole
    da PensieriParole