29/03/10

My Way (Demon Kogure)

My Way
by Demon Kogure

In occasione dell'avvicinarsi di Aprile che dà il via alla programmazione di Frattaglie, le viscere malate e maleodoranti delle Scaglie, vi posto una vera chicca trashofila. Dai meandri della follia nipponica sbuca questo Demon Kogure, che sostiene di essere nato il 10 novembre del 98038 BC e di essere l'incarnazione di un demone. In Giappone ha ampliato la sua fama grazie alle sue molteplici attività: musicista, presentatore, giornalista e commentatore di incontri di Sumo. Si spaccia per il vice-re dell'inferno ed è pure il fondatore di una nuova delirante religione, chiamata Akumakyō, che ha l'obiettivo di conquistare la Terra utilizzando la musica Heavy Metal.
Nel 2009 ha cambiato il suo nome in Demon Kakka (direi molto più evocativo e significativo...) e nel corso degli anni ha pure recitato in qualche filmaccio di serie Z, come Godzilla vs. Biollante del 1989.
Insomma un personaggio da cui stare veramente alla larga! Sulle tremebonde influenze tra rock e medianità leggetevi pure questo splendido articolo qui.
P.S. Ho sempre visto in Marc Storace dei Krokus qualcosa che non mi convinceva...(vedere qui per conferma)

26/03/10

Human Skateboard (PES)

Human Skateboard
by PES

PES film

23/03/10

Programmazione Cinema Aprile 2010 Frattaglie

Programmazione Cinema Aprile 2010 Frattaglie

11 Aprile
The Road
di James Hillcoat
(2009 USA 111')

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo di Cormac McCarthy La strada, pubblicato nel 2006 e vincitore del Premio Pulitzer nel 2007.
Protagonisti della pellicola sono Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee.
Per sfuggire all’inverno, un padre e un figlio percorrono una lunga strada diretti verso sud. Lo scenario è apocalittico, la civiltà è stata distrutta da un grande ed inspiegabile cataclisma. Molti umani sono sopravvissuti ma la maggior parte delle specie animali e vegetali si sono estinte. Il sole è perennemente oscurato da nubi ed il clima è radicalmente cambiato. Gli esseri umani sono diventati violenti e selvaggi a causa delle condizioni estreme in cui vivono. L’istinto di sopravvivenza prevale e li induce ad atti di cannibalismo e segregazione verso i propri simili, con lo scopo di poter soddisfare i propri bisogni alimentari. Padre e figlio viaggiano verso sud. Armati di una pistola, munita di solo due proiettili, cercando di sopravvivere...un capolavoro.

18 Aprile
Thriller – a cruel picture
di Bo Arne Vibenius
(1974 SVE 104')

Thriller lo scrissi in tre giorni e tre notti con una vecchia macchina da scrivere. Ke mie dita sanguinavano veramente dopo quei tre giorni di lavoro mentale e fisico. Volevo fare il film più commerciale che fosse mai stato fatto...Comunque, amalo o odialo, non ho fatto una merda; questo è il mio film che ti piaccia o no…e tu devi rispettarlo!” queste le parole del regista, dichiarato precursore dei film di Abel Ferrara e Quentin Tarantino. Il film narra la storia di Frigga, una ragazzina di quindici anni che vive nella campagna svedese con I suoi genitori, proprietari di una piccola fattoria. Frigga rimasta muta in seguito ad un trauma infantile (è stata violentata da un vecchio in un parco), aiuta I genitori nella distribuzione del latte, ma un giorno mentre si reca in città, perde l’autobus e viene avvicinata lungo la strada da un losco individuo, che dopo averla circuita con gentilezze e buone maniere, prima la rende schiava dell’eroina e poi la obbliga a prostituirsi. Orma I tossica, lei non può rifiutarsi e quando prova a ribellarsi le viene cavato un occhio, costringendola così ad aandare in giro per il resto del film con una benda sull’occhio destro. A questo punto la storia prenderà una piega inaspettata e coinvolgente…L’immagine di Christina Lindberg, la protagonista, con pastrano, benda sull’occhio e fucile a canne mozze è un’icona fetish che non si dimentica. Il folle Vibenius non fa mancare inserti hard alla sconcertante pellicola (F.Fogliato)

25 Aprile
Of freaks and men
di Aleksey Balabanov
(1998 Russia 93')

San Pietroburgo, inizi del '900. Viktor Ivanovich è un ambiguo pornografo sempre sorridente. L'ingegner Radolov è un anziano vedovo che ha una liaison amorosa con la sua domestica Grunya, ed una giovane e timida figlia, Leeza, attratta dalle foto erotiche contabbandate da Viktor. Il dottor Stasov è uno scialbo medico, non ricambiato in amore dalla moglie e padre adottivo di due gemelli siamesi. Tutti loro saranno stritolati in una spirale di perversione che li vedrà vittime delle angherie di Johann, un voyeur psicopatico e violento. Nel 1998 Aleksei Balabanov tira fuori dal cilindro questo capolavoro di perversione surreale. Lo ambienta in una San Pietroburgo tetra, desolata e vittima delle invenzioni tecnologiche che sovrastano l'umanità all'alba del nuovo secolo. Per la città sfrecciano tronfi i primi tram elettrici, le acque della Neva sono solcate da veloci battelli a vapore, mentre spaventose locomotive si preparano ad assaltare il mondo esterno. Il tramonto del pensiero positivista, sembra coincidere col tramonto dell'occidente. Le speranze dell'umanità di piegare la realtà per dominarla e asservirla ai propri bisogni, vengono disattese proprio dalle innovazioni che più dovevano celebrarla. Ma è in arrivo il cinema, l'arte fotografica già non interessa più. L'ingegnere Radolov, simbolo delle superate teorie positiviste, nel suo retaggio idealistico, è convinto che il cinema diverrà la vera forma d'arte che finalmente svelerà la "verità" al popolo. E il cinema arriva! E cade nelle mani di Viktor Ivanovich. Attraverso le musiche di Tchaikovsky, Prokofiev e Mussorgsky, Aleksei Balabanov ci racconta il suo grottesco punto di vista sul '900, imprigionando il film in un giallo seppia che toglie ogni speranza all'uomo. I personaggi del film hanno tutti qualcosa da nascondere, in ogni famiglia c'è un mostro incatenato che è pronto a mangiarti l'anima. La rivoluzione sociale non avviene nelle strade, ma nelle case, l'upper class viene schiavizzata dalla lower class, l'eccitazione sessuale, tenuta sopita dalle regole del bon ton dell'alta borghesia russa, diviene un'arma di riscatto per il popolo. Tutto questo e altro ancora lo vedrete in questo pastiche che cita il cinema muto, con una regia attenta a cogliere le mirabolanti espressioni di un cast quanto mai azzeccato, e il grande romanzo russo di fine '800. Tra Luis Buñuel, Alejandro Jodorowsky e David Lynch (Asian World)

22/03/10

Rapporto Confidenziale Numero 23

RAPPORTO CONFIDENZIALE. rivista digitale di cultura cinematografica
NUMERO23 | MARZO’10
free download 14,7mb | 6,75mb | ANTEPRIMA

EDITORIALE di Alessio Galbiati

«Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica, voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana.
[...]
Ciò che, in tutto ciò, resta immutato, e assicura così la continuità del modo di vita che è ormai storicamente imposto, è la televisione. Non è difficile supporre che in questi mesi di relegazione e di noia, è alla televisione che gli italiani si rivolgeranno senza possibilità di scelte per passare il tempo. Così che in un periodo di emergenza che sembra però destinato a fissarsi e ad essere il nostro futuro, la televisione diventerà ancora più potente: e la violenza del suo bombardamento ideologico non avrà più limiti. La forma di vita – sottoculturale, qualunquistica e volgare – descritta e imposta dalla televisione, non avrà più alternative.»
Pier Paolo Pasolini, “Sfida ai dirigenti della televisione”, Corriere della Sera, 9 dicembre 1973

Questo ventitreesimo è un numero di transizione, di sicuro l’ultimo concepito e pensato nella torre d’avorio del “solo online”. Dal prossimo mese Rapporto Confidenziale riverserà le proprie suggestioni nel “mondo reale”, attraverso un appuntamento mensile, a Milano, presso lo Spazio Frida. Nelle intenzioni sarà l’occasione per offrire ai lettori quelle opere insolite che da oltre due anni raccontiamo attraverso il mensile ed il sito. Uno spazio per la visione dunque, lontano, al solito, dalle contingenze del mercato e dalle mode imperanti. Rapporto Confidenziale era nato per andare oltre “la forma” blog, poi è divenuto rivista cinematografica, riconosciuta ed apprezzata, ora è il tempo che questo progetto si trasformi in luogo, spazio per la visione, per la condivisione e lo scambio, punto di contatto “reale” con la virtualità della verbosità, sutura fra la critica e la visione. Inizieremo il 24 aprile con una serata dedicata a Giorgio Scerbanenco, mentre l’8 maggio presenteremo in anteprima Seize the Time di Antonello Branca (kiwido edizioni), storico documentario del 1970 sul movimento delle Pantere Nere.

Prima di concludere mi preme segnalare la presenza di due nuovi film sulla nostra CINETECA (http://vimeo.com/channels/cineteca): Pasolini requiem, un’animazione opera di Mario Verger (al quale abbiamo proprio su questo numero abbiamo dedicato un’ampia intervista, pp.14-22) tributo al genio del poeta friulano, al suo cinema ed alla sua poesia, e Gara de Nord_copii pe strada, pluripremiato documentario di Antonio Martino sulla drammatica condizione dei bambini che abitano attorno alla stazione di Bucarest. Due opere originali e toccanti che vi consiglio vivamente di guardare.

Se sessanta pagine di critica indipendente e gratuita vi sembrano poca cosa… fatti vostri.
Noi continueremo lo stesso, incuranti di tutto, soprattutto dell’epoca che viviamo.

Buona visione.

SOMMARIO NUMERO 23

04 LA COPERTINA di D. Sharon Pruitt

05 EDITORIALE di Alessio Galbiati e Roberto Rippa

06 BREVI. APPUNTI SPARSI DI IMMAGINI IN MOVIMENTO di Alessio Galbiati

08 ALICE IN WAL-MART. BURTON E IL TEMA NEGATO di Matteo Contin

09 CHEUNG FO (THE MISSION) di Alessandra Cavisi

10 REVANCHE di Roberto Rippa

14 MARIO VERGER. MOANA, WOJTYŁA, GHEZZI, GIUSTI, ANDREOTTI, MILINGO, FELLINI, L’ANIMAZIONE, IL CINEMA, LA TV, LA STORIA, IL DISEGNO E… GESÙ. CONVERSAZIONE CON MARIO VERGER a cura di Roberto Rippa
23 MARIO VERGER. FILMOGRAFIA

26 LINGUA DI CELLULOIDE AGUIRRE FUHRER DI DIO
cineparole di Ugo Perri

28 RCSPECIALE «MOTHER, IT’S THE MAYSLES!». IL MONDO DI GREY GARDENS di Matteo Giuseppe Luoni
38 ALBERT MAYSLES. UNA BREVE BIOGRAFIA di Roberto Rippa

40 ROLAND KLICK di Simone Buttazzi

41 GLI INVASORI di Francesco Moriconi

42 CONVERSAZIONE CON GIANCLAUDIO CAPPAI, REGISTA DI “SO CHE C’È UN UOMO” di Alessio Galbiati

48 UNIVERSAL MONSTER. IL FANTASMA DELL’OPERA, L’UOMO INVISIBILE, FRANKENSTEIN, DRACULA, L’UOMO LUPO: I MOSTRI DELLA UNIVERSAL E LA CREAZIONE DI UN GENERE (a cura di R. Rippa)
PARTE TERZA: FRANKENSTEIN E THE BRIDE OF FRANKENSTEIN di Roberto Rippa
51 FRANKENSTEIN di Roberto Rippa
53 THE BRIDE OF FRANKENSTEIN di Matteo Contin
54 GODS AND MONSTERS. L’ULTIMO MESE DI VITA DI JAMES WHALE IMMAGINATO DALLO SCRITTORE CHRISTOPHER BRAM E DAL REGISTA BILL CONDON
di Roberto Rippa

57 THE ONE-LINE REVIEW. GUIDA CONCISA ALLE ARTI CINEMATOGRAFICA E TELEVISIVA di Iain Stott

19/03/10

My name is Mok (Lou Reed)

My name is Mok
Lou Reed

"Per cosa vale la pena vivere?
Non lo so, se lo sapessi ve lo rivelerei.
Anzi: direi per il tai chi, per una chitarra Fender, una Harley Davidson e un Porsche gialla.
Ma la Porsche è italiana? No? Tedesca?
Ah... Ecco perché funziona..."
(Lou Reed)

14/03/10

Outer Space (Peter Tscherkassky)

Outer Space
di Peter Tscherkassky
(1999 Austria 10')

12/03/10

Harmony Korine (Steven Wilson)

Harmony Korine
Steven Wilson
regia di Lasse Hoile

11/03/10

Whorehouse Blues (Motorhead)

Whorehouse Blues
Motorhead

09/03/10

Paura della Paura

«Ho paura della paura; paura degli spasmi del mio spirito che delira, paura di questa orribile sensazione di incomprensibile terrore. Ho paura delle pareti, dei mobili, degli oggetti familiari che si animano di una specie di vita animale. Ho paura soprattutto del disordine del mio pensiero, della ragione che mi sfugge annebbiata, dispersa da un'angoscia misteriosa.»
(Guy de Maupassant)

"Grace Jones incarna l'angoscia degli anni duemila"
(P.S.)

07/03/10

Lasciamo che il futuro dica la verità...

"Il progressivo sviluppo dell'uomo dipende dalle invenzioni. Esse sono il risultato più importante delle facoltà creative del cervello umano. Lo scopo ultimo di queste facoltà è il dominio completo della mente sul mondo materiale, il conseguimento della possibilità di incanalare le forze della natura così da soddisfare le esigenze umane"
(Nikola Tesla)

"Lasciamo che il futuro dica la verità, e giudichiamo ciascuno secondo le proprie opere e obiettivi"
(Nikola Tesla)

Nick Walker (Moona Lisa Stencil)

Moona Lisa Stencil
NIck Walker

"Non ascolto ciò che dicono i critici d'arte.
Non conosco nessuno che ha bisogno di un critico per capire cos'è l'arte"
(Jean-Michel Basquiat)

05/03/10

Street Art (Edgar Mueller)

"L'arte non deve riprodurre il visibile, ma renderlo visibile"
(Paul Klee)

Opera di Edgar Mueller - 3D Pavement Art -
A Master of street painting uses the street as a canvas. If one looks from the right spot, its three-dimensional painting becomes the perfect illusion. He paints over large areas of urban public life and gives them a new appearance, thereby challenging the perceptions of passers-by.

Opera di Manfred Stader and Edgar Mueller

04/03/10

Julien Beever

Julien Beever

Beever è un artista britannico che crea disegni trompe-l'œil con il gesso su pavimenti e marciapiedi dalla metà degli anni novanta. Le sue opere vengono create utilizzando una proiezione chiamata anamorfosi per creare l'illusione tridimensionale quando viene visto da una determinata angolazione.
È soprannominato Pavement Picasso.
In Italia potrebbe essere definito un madonnaro anche se risulta veramente difficile accostarlo all'arte dei madonnari tradizionali.
(da Wikipedia)

03/03/10

GODERSELA

"A parte l'uomo, tutti gli animali sanno che lo scopo principale della vita è godersela"
(Samuel Butler)

Tom Jones The Stud

02/03/10

Heaven and Earth Magic (Harry Smith)

Heaven and Earth Magic (estratto)
di Harry Smith (1962 USA 66')

Questo post vuole essere un omaggio a Harry Smith, cineasta sperimentale di animazione, ingiustamente dimenticato, che ha creato alcune opere memorabili, sia per la straordinaria fantasia instillata in esse che per il rutilante delirio visivo messo in mostra. Nella sua carriera si dedicò a molte discipline diverse, tra cui la pittura, il cinema, l'antropologia, gli studi alchemici, l'occultismo, il collezionismo di bizzarrie e l'etnomusicologia. Fu un personaggio schivo (pochissime le sue apparizioni pubbliche), complesso e difficilmente catalogabile. Le sue dinamiche mentali erano praticamente aliene ai contemporanei, tanto che la sua portata poetica deve ancora essere pienamente compresa. La stranezza era la sua essenza, si narra infatti che raccolse quasi 30.000 uova di Pasqua ucraine dipinte, scrivendo appunti a proposito di ognuna di esse; riempì 12 scatoloni di aeroplanini di carta, che alla fine donò allo Smithsonian Air and Space Museum di Washington. In ambito cinematografico le sue opere subirono però numerose peripezie, anche a causa della trascuratezza del suo autore, che non cercò in alcun modo di tutelarle. Egli amava infatti ripetere che "i miei film vanno visti tutti insieme, o per nulla affatto". Recuperiamolo!
Harry Smith American Magus
Harry Smith Archives

OSTEOPATIA MEDICA

REGOLAMENTO PER L’ISCRIZIONE NEI REGISTRI DELLE MEDICINE COMPLEMENTARI DELL'ORDINE DEI MEDICI CHIRURGHI E ODONTOIATRI DELLA PROVINCIA DI SALERNO

Il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno, nella riunione del 9 giugno 2009, ha deliberato l’istituzione dei seguenti Registri delle Medicine Complementari:
1. Agopuntura
2. Ayurveda
3. Chiropratica
4. Fitoterapia
5. Medicina Antroposofica
6. Medicina Tradizionale Cinese
7. Omeopatia
8. Omotossicologia
9. Osteopatia
L’iscrizione nei citati Registri è subordinata al rispetto di quanto previsto nel presente Regolamento, a verifica dei requisiti da parte della apposita Commissione e ad approvazione del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno.

REQUISITI
Innanzitutto il medico deve essere in possesso:
1. Titolo rilasciato da una scuola specializzata il cui corso deve avere le seguenti caratteristiche:
• Obbligo di frequenza
• Almeno 330 ore di lezione – suddivise tra teoriche e pratiche - in almeno 3 anni di corso (per diplomi antecedenti il 1999 minimo 200 ore)
• Esame finale
2. Curriculum scientifico risultante dalla valutazione comparata dei seguenti elementi: pubblicazioni, master (minimo 100 ore) o corsi di specializzazione, altre attività scientifiche riguardanti la formazione in Medicina Complementare.

In mancanza dei requisiti di cui ai punti 1 e 2, il medico deve essere in possesso:
3. Curriculum professionale relativo all’attività di medico esercitante le Medicine Complementari ed in particolare l’attività esercitata per un periodo continuativo di almeno cinque anni in strutture pubbliche o in regime libero professionale presso strutture accreditate

4. L’attività di medico esercitante le Medicine Complementari svolta nelle strutture o nei presidi pubblici o in quelli accreditati, nell’ipotesi che non venga allegata certificazione rilasciata dai responsabili della struttura medesima, deve essere dichiarata dal medico, sotto la propria responsabilità, mediante autocertificazione. In quest’ottica è bene ricordare che le autocertificazioni hanno validità a tutti gli effetti e conseguentemente richiamano la responsabilità penale degli autori.

LA VALUTAZIONE DELL’ORDINE
Ai fini della valutazione della certificazione presentata dai medici per il riconoscimento dell’attività di medico esperto in Medicine Complementari e’ condizione indispensabile:
1) Laurea in medicina e chirurgia
2) Abilitazione all’esercizio della professione medica
3) Iscrizione all’Ordine dei Medici
4) Rispetto contestuale dei punti 1-2 o 3-4 del Regolamento

L’Ordine si riserva in ogni momento la facoltà di verificare l’esattezza delle certificazioni esibite e delle dichiarazioni rilasciate.
L’Ordine, inoltre, ha ritenuto opportuno individuare quali debbono essere i requisiti necessari che una Scuola specializzata nell’insegnamento delle Medicine Complementari deve assolutamente avere.
REQUISITI DELLE SCUOLE
1. Il responsabile della Scuola deve essere medico
2. I docenti titolari/ordinari della formazione devono essere medici salvo casi particolari di apporti di ulteriori competenze in riferimento alla didattica (giurisprudenza, farmacia, ecc.,)
3. La Scuola deve avere un minimo di tre docenti titolari e, comunque, la componente medica deve essere rappresentata da almeno i 2/3 del corpo docente
4. Il corso di studi deve essere almeno di 3 anni ed il monte orario degli studi deve essere almeno di 330 ore a carattere teorico-pratico
5. Deve essere prevista la discussione finale di una tesi

Approvato con deliberazione del Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Salerno del 9 giugno 2009.

01/03/10

Philippe Caza

Philippe Caza

Fumettista talentuoso e raffinato, dotato di un'incredibile capacità di mescolare sapientemente la fantascienza, il fantasy nero, la poesia e l'erotismo. Colonizzatore di mondi stranianti e creatore di ipnotizzanti visioni olografiche, Caza ha collaborato con diverse riviste di fumetti pulp come Pilot, Métal Hurlant ed Heavy Metal, diventando un autore riconosciuto universalmente come di culto, al pari di Moebius e Roland Topor. Generoso funambolo del mondo onirico, Caza ha regalato la sua arte anche al cinema, collaborando prima con René Laloux per Gandahar (1988) e poi con Philippe Leclerc per I figli della pioggia (2003). Nel 1988 ha anche diretto un enigmatico cortometraggio, in collaborazione con René Laloux, dal titolo "La prisonnière", che potete vedere nel filmato in fondo al post. Va sottolineato come si sia mantenuto al passo coi tempi, infatti la sua ultima produzione è sempre più orientata verso la ricerca di combinazioni originali, utilizzando sia tecniche tradizionali che informatiche.

"Penso che la ricerca del dettaglio sia un passaggio necessario per giungere ad uno stile più semplice. La semplicità del tratto non è sinonimo di povertà, ma al contrario un punto d’arrivo, un obiettivo. Diciamo che all’inizio, nel soffermarsi sul minimo dettaglio, si vuole spesso sedurre e dimostrare il proprio valore. È una sorta di apprendistato. Col tempo passa. È anche una questione di resa e di rapidità. Il disegno è un apprendistato costante, e la sua padronanza, ossia il suo affinamento, il tratto che ne riassume dieci, non si acquista se non con l’esperienza"

"Per me, gli eventi che hanno segnato i passati trent’anni, in sintesi, sono stati la creazione delle riviste, poi degli albi, e la morte delle riviste! Attorno a ciò si è creato un nuovo pubblico. C’è sempre il pubblico di Asterix, che si può definire "familiare", o "il grande pubblico". Ma c’è ormai un segmento di pubblico più puntiglioso che ama i begli albi, le dediche, gli ex-libris e ciò che sta a lato del fumetto. Dei collezionisti insomma, degli appassionati. Altro elemento importante di questa evoluzione è l’emergenza dei "piccoli editori indipendenti", come l’Association. Questi hanno aperto le porte ad un fumetto dallo spirito "fanzinaro", ma di qualità e diffusione professionali. Hanno sfruttato ciò che i grandi editori non si permettevano di fare, perché non considerato remunerativo. Pertanto, tutti questi grandi editori si sono messi a creare le loro collezioni in piccolo formato bianco e nero. Hanno in qualche modo lavorato per "recuperare" questo movimento. Altro fenomeno rilevante: l’arrivo massiccio sul mercato dei manga. Ciò ha provocato una certa preoccupazione, nel senso in cui tutt’a un tratto si è cominciato a vedere ragazzini di 10-12 anni precipitarsi sui manga, senza degnare di uno sguardo ciò che facevamo noi, quei piccoli farabutti! Ma al di là dell’aspetto commerciale, occorre riconoscere che ci sono degli aspetti interessanti nei manga, nella tecnica narrativa, nel ritmo… E, soprattutto, è avvenuto che una parte del pubblico, nonché un insieme di giovani autori, hanno acquisito la propria cultura grafica con i manga. Altro elemento di evoluzione, e che avrà ripercussioni in futuro, è l’intrusione dell’informatica. Che provoca un netto abbassamento dei costi di produzione per gli editori, e una reale evoluzione nella colorazione degli albi. Si tratta di una tecnica in corso di generalizzazione. Ora, i giovani coloristi apprendono il lavoro su questo supporto, e i "vecchi" si riconvertono. Gli autori e gli editori che fino a cinque anni fa erano reticenti lo sono sempre meno. Bisogna dire che è rapido, economico e che evita parecchie fasi intermedie"

frammenti intervista a Philippe Caza tratti da qui

Posters Cinematografici

Altra incursione su alcuni attraenti posters cinematografici...

"Lo studio della bellezza è un duello in cui l'artista urla di spavento prima di esser vinto"
(Charles Baudelaire)

Spasmo
di Umberto Lenzi (1974 ITA 94')


Antony and Cleopatra
di Charlton Heston (1972 UK/SPA/SVIZ 160')


Il Pasto Nudo
di David Cronenberg (1991 CAN/UK/GIAP 115')


Confessions of an Opium Eater
di Albert Zugsmith (1962 USA 85')


The Shining
di Stanley Kubrick (1980 UK/USA 146')


Zardoz
di John Boorman (1974 UK 105')


The Astro-Zombies
di Ted V. Mikels (1968 USA 91')


Paura e delirio a Las Vegas
di Terry Gilliam (1998 USA 118')