23/03/10

Programmazione Cinema Aprile 2010 Frattaglie

Programmazione Cinema Aprile 2010 Frattaglie

11 Aprile
The Road
di James Hillcoat
(2009 USA 111')

Il film è un adattamento cinematografico del romanzo di Cormac McCarthy La strada, pubblicato nel 2006 e vincitore del Premio Pulitzer nel 2007.
Protagonisti della pellicola sono Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee.
Per sfuggire all’inverno, un padre e un figlio percorrono una lunga strada diretti verso sud. Lo scenario è apocalittico, la civiltà è stata distrutta da un grande ed inspiegabile cataclisma. Molti umani sono sopravvissuti ma la maggior parte delle specie animali e vegetali si sono estinte. Il sole è perennemente oscurato da nubi ed il clima è radicalmente cambiato. Gli esseri umani sono diventati violenti e selvaggi a causa delle condizioni estreme in cui vivono. L’istinto di sopravvivenza prevale e li induce ad atti di cannibalismo e segregazione verso i propri simili, con lo scopo di poter soddisfare i propri bisogni alimentari. Padre e figlio viaggiano verso sud. Armati di una pistola, munita di solo due proiettili, cercando di sopravvivere...un capolavoro.

18 Aprile
Thriller – a cruel picture
di Bo Arne Vibenius
(1974 SVE 104')

Thriller lo scrissi in tre giorni e tre notti con una vecchia macchina da scrivere. Ke mie dita sanguinavano veramente dopo quei tre giorni di lavoro mentale e fisico. Volevo fare il film più commerciale che fosse mai stato fatto...Comunque, amalo o odialo, non ho fatto una merda; questo è il mio film che ti piaccia o no…e tu devi rispettarlo!” queste le parole del regista, dichiarato precursore dei film di Abel Ferrara e Quentin Tarantino. Il film narra la storia di Frigga, una ragazzina di quindici anni che vive nella campagna svedese con I suoi genitori, proprietari di una piccola fattoria. Frigga rimasta muta in seguito ad un trauma infantile (è stata violentata da un vecchio in un parco), aiuta I genitori nella distribuzione del latte, ma un giorno mentre si reca in città, perde l’autobus e viene avvicinata lungo la strada da un losco individuo, che dopo averla circuita con gentilezze e buone maniere, prima la rende schiava dell’eroina e poi la obbliga a prostituirsi. Orma I tossica, lei non può rifiutarsi e quando prova a ribellarsi le viene cavato un occhio, costringendola così ad aandare in giro per il resto del film con una benda sull’occhio destro. A questo punto la storia prenderà una piega inaspettata e coinvolgente…L’immagine di Christina Lindberg, la protagonista, con pastrano, benda sull’occhio e fucile a canne mozze è un’icona fetish che non si dimentica. Il folle Vibenius non fa mancare inserti hard alla sconcertante pellicola (F.Fogliato)

25 Aprile
Of freaks and men
di Aleksey Balabanov
(1998 Russia 93')

San Pietroburgo, inizi del '900. Viktor Ivanovich è un ambiguo pornografo sempre sorridente. L'ingegner Radolov è un anziano vedovo che ha una liaison amorosa con la sua domestica Grunya, ed una giovane e timida figlia, Leeza, attratta dalle foto erotiche contabbandate da Viktor. Il dottor Stasov è uno scialbo medico, non ricambiato in amore dalla moglie e padre adottivo di due gemelli siamesi. Tutti loro saranno stritolati in una spirale di perversione che li vedrà vittime delle angherie di Johann, un voyeur psicopatico e violento. Nel 1998 Aleksei Balabanov tira fuori dal cilindro questo capolavoro di perversione surreale. Lo ambienta in una San Pietroburgo tetra, desolata e vittima delle invenzioni tecnologiche che sovrastano l'umanità all'alba del nuovo secolo. Per la città sfrecciano tronfi i primi tram elettrici, le acque della Neva sono solcate da veloci battelli a vapore, mentre spaventose locomotive si preparano ad assaltare il mondo esterno. Il tramonto del pensiero positivista, sembra coincidere col tramonto dell'occidente. Le speranze dell'umanità di piegare la realtà per dominarla e asservirla ai propri bisogni, vengono disattese proprio dalle innovazioni che più dovevano celebrarla. Ma è in arrivo il cinema, l'arte fotografica già non interessa più. L'ingegnere Radolov, simbolo delle superate teorie positiviste, nel suo retaggio idealistico, è convinto che il cinema diverrà la vera forma d'arte che finalmente svelerà la "verità" al popolo. E il cinema arriva! E cade nelle mani di Viktor Ivanovich. Attraverso le musiche di Tchaikovsky, Prokofiev e Mussorgsky, Aleksei Balabanov ci racconta il suo grottesco punto di vista sul '900, imprigionando il film in un giallo seppia che toglie ogni speranza all'uomo. I personaggi del film hanno tutti qualcosa da nascondere, in ogni famiglia c'è un mostro incatenato che è pronto a mangiarti l'anima. La rivoluzione sociale non avviene nelle strade, ma nelle case, l'upper class viene schiavizzata dalla lower class, l'eccitazione sessuale, tenuta sopita dalle regole del bon ton dell'alta borghesia russa, diviene un'arma di riscatto per il popolo. Tutto questo e altro ancora lo vedrete in questo pastiche che cita il cinema muto, con una regia attenta a cogliere le mirabolanti espressioni di un cast quanto mai azzeccato, e il grande romanzo russo di fine '800. Tra Luis Buñuel, Alejandro Jodorowsky e David Lynch (Asian World)

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