01/11/07

Bem

Bem, il mostro umano

Per me è un piccolo culto, che anticipa le mie future ardenti passioni per "Freaks" di Tod Browning e per i magistrali racconti di Lovecraft, distribuito in Italia alla fine degli anni Settanta con il nome "Bem il mostro umano", è un anime giapponese creato nel 1968 e trasmesso, in 26 episodi della durata di mezz'ora, dalla televisione giapponese a partire dall'ottobre del 1968. È stato in assoluto uno dei primi anime di ambientazione horror, ricco tra l'altro di dettagli cruenti, a volte al limite dello splatter. Proprio per l'accuratezza dell'elemento gore la serie ebbe numerosi problemi in patria per le proteste dei soliti gruppi di genitori, purtroppo uguali in tutto il mondo, ma la catarsi di un povero bambino dove la mettiamo?...
Bella anche la colonna sonora, una serie di brani jazz scritti ex-novo che aiutavano da subito ad entrare nel "mood" lugubre della serie.
La serie, caratterizzata da atmosfere angosciose e con scarse concessioni alla risata, segue le avventure dei tre personaggi che pur apparendo normalmente come un uomo, una donna e un bambino, possono trasformarsi, secondo il loro desiderio, in esseri mostruosi.
Tutti e tre hanno grandi poteri (invisibilità, intangibilità, capacità di muoversi in maniera istantanea). Data la loro volontà di aiutare gli esseri umani per riuscire poi ad esserne accettati, i tre di solito viaggiano mutando forma in modo da rassomigliare il più possibile a persone normali. Tuttavia questa trasformazione li priva di parte della loro forza e non è mai perfetta, in quanto ciascuno dei tre ha alcuni "segni" che lo identificano come non umano. Uno è comune a tutti e tre, ovvero avere tre dita per mano.
Le tre creature emarginate e ghettizzate per le loro anormalità corporee combattono, in ogni episodio, contro le più disparate situazioni di sopraffazione fisica o psicologica compiute da demoni o dagli stessi uomini a danno dei rappresentanti più deboli (specie bambini e anziani).
Gli esseri umani accecati dal razzismo e dal denaro possono essere moralmente ripugnanti oltre ogni misura, e anche in un mondo abitato da vampiri, lupi mannari e demoni sanguinari, è l’uomo a risultare il più terribile dei mostri, mentre quelli che appaiono mostri sono in realtà i veri virtuosi.
Ma ora ricordiamoli i nostri eroi:
1) Bem : è il più forte ed il più calmo e riflessivo del trio di protagonisti. Il suo aspetto umano è quello di un uomo di mezza età, vestito con giacca e cappello nero e pantaloni grigi. L'unico segno di "mostruosità" in questa forma sono gli occhi gialli privi di pupilla. Porta sempre con se un bastone da passeggio che spesso di trasforma in un'arma mortale quando combatte con i veri demoni e spiriti malvagi.

2) Bera : è la donna del gruppo, nonché il personaggio più sanguigno e umorale. Il suo aspetto umano è decisamente inquietante, dato che riassume i cliché della rappresentazione dei vampiri : pallidezza estrema, canini appuntiti, veste con ampio mantello viola. Bera usa come arma una frusta che porta sempre avvolta al braccio destro come se fosse un bracciale.

3) Bero : è il protagonista, bambino del gruppo, quindi per definizione il personaggio curioso e combinaguai. Spesso è il primo che si imbatte nel mostro o in un essere umano bisognoso di aiuto. Il suo aspetto umano è molto simile a quello di un comune bambino, se non fosse per i capelli blu, la bizzarra acconciatura e gli occhi strani.

Chi l'ha visto?

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