15/11/07

Lo sconosciuto

Lo Sconosciuto - The Unknown
di Tod Browning
(1927 USA 63’)
con Lon Chaney, Norman Kerry, Joan Crawford,
Nick de Ruiz, John George, Frank Lanning

Per sfuggire alla polizia e poter continuare la loro attività criminosa, Alonzo (uno straordinario Lon Chaney) e il suo aiutante nano si nascondono in un circo, in cui l'efferato criminale si ricicla come lanciatore di coltelli, privo delle braccia. La sua straordinaria abilità nel lanciare coltelli con i piedi è solo un modo per fare spettacolo, dato che in realtà le braccia le ha (legate al corpo con uno strettissimo corsetto). Nel circo, però, Alonzo si innamora di Estrelita, una ragazza problematica che detesta essere abbracciata dagli uomini. Un intricato ed originale intreccio narrativo (scopriremo, tra l'altro, che il criminale ha due pollici in una mano) porterà Alonzo a farsi amputare davvero le braccia da un chirurgo, pur di farsi accettare dalla sua amata: ma sarà troppo tardi, Estrelita è fidanzata e felice con Malabar, il forzuto del circo. Il finale, solo ripensandoci, fa scorrere ancora brividi freddi lungo la schiena.
Melodramma complesso, metaforico, innovativo, sconvolgente...un film romantico e crudele, una delle storie di amor fou più commoventi e follemente assurde mai raccontate al cinema...l'odissea di un uomo che arriva a mutilarsi pur di donarsi alla donna che ama.
Tutto il film permeato di arcane fantasie sadiche e ribollenti desideri repressi, con come filo conduttore la teoria freudiana della castrazione.
Uno degli apici dello stupefacente cinema di Tod Browning, percorso da una magnifica ossessione per i fenomeni da baraccone, per tutto ciò che è anomalo, freak, estraneo, diverso, o (per dirla semplicemente) “mostruoso”. Le morbose e ossessive tematiche sulle malformazioni o deformazioni fisiche sono in "Lo Sconosciuto" sviluppate già con una maturità e una consapevolezza orrorifica che ha dell’incredibile.
Lon Chaney è un indimenticabile corpo da plasmare e deformare, tanto che molti all'epoca lo pensavano realmente monco, anche se va precisato che per alcune scene in cui fuma o beve con i piedi si ricorse ad una controfigura, tal Dismuki, realmente nato senza braccia.
Questo, come tutti i film di Browning, non è un semplice film horror, ma bensì una precisa rappresentazione degli orrori più reconditi della psiche umana, una messa in scena drammaticamente estrema della mostruosità delle passioni umane.
Il climax creato dal film, nonostante i tanti anni passati, non ha perso un'oncia della sua potenza e lascia ancora inchiodati sanguinanti, a bocca aperta, alla sedia.

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