Ci sono libri che si posseggono da vent'anni senza leggerli,
che si tengono sempre vicini, che uno porta con sé di
città in città, di paese in paese, imballati con cura, anche
se abbiamo pochissimo posto, e forse li sfogliamo al momento
di toglierli dal baule; tuttavia ci guardiamo bene dal leggerne per
intero anche una sola frase. Poi, dopo vent'anni, viene un momento
in cui d'improvviso, quasi per una fortissima coercizione, non si può
fare a meno di leggere uno di questi libri d'un fiato, da capo a fondo:
é come una rivelazione. Ora sappiamo perché lo abbiamo trattato
con tante cerimonie. Doveva stare a lungo vicino a noi, doveva
viaggiare, doveva occupare posto, doveva essere un peso,
e adesso ha raggiunto lo scopo del suo viaggio, adesso si svela,
adesso illumina i vent'anni trascorsi in cui è vissuto, muto, con noi.
Non potrebbe dire tanto se per tutto quel tempo non fosse
rimasto muto, e solo un idiota si azzarderebbe a credere
che dentro ci siano state sempre le medesime cose.
(Elias Canetti)
18/11/07
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento