Il senso della poesia ha molto in comune con il senso per il misticismo.
E' il senso dell'originale, del personale, dell'ignoto,
dell'arcano, di ciò che deve essere rivelato, del fortuito-necessario.
Rappresenta l'irrapresentabile. Vede l'invisibile, sente il non sensibile, etc.
La critica della poesia è un controsenso. E' già difficile distinguere,
unica distinzione possibile, se alcunché sia o non sia poesia.
Il poeta é veramente privato dei sensi, in compenso in lui
si trova tutto. Egli rappresenta nel senso più vero
il soggetto-oggetto - animo e mondo. Di qui l'infinità di una buona poesia, l'eternità. Il senso della poesia é molto affine con quello
della profezia e in genere col senso religioso, col senso del vate.
Il poeta ordina, unisce, sceglie, inventa
- e lui stesso non riesce a comprendere perché proprio così e non altrimenti.
(Novalis)
23/11/07
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