Toto le Héros
di Jaco Van Dormael (1991 BEL 90')
Nato nel 1957 a Bruxelles, il talentuoso Jaco Van Dormael è stato clown nel Big Flying Circus e regista di spettacoli per bambini prima di studiare fotografia a Parigi e poi regia presso l'INSAS, la scuola di cinema statale belga. Tra il 1980 e il 1985, realizza sette cortometraggi, tre di questi hanno vinto i maggiori premi internazionali. Dopo cinque anni di scrittura e preparazione minuziosa il suo film d'esordio è finalmente pronto ed è uno degli esordi più folgoranti degli anni Novanta.
"La grande metafora della vita che il film sviluppa include un'infinità di aspetti: lo scambio di due bambini alla nascita, la difficoltà di lasciare il verde paradiso dell'infanzia, la relazione quasi incestuosa tra un fratello e una sorella, l'arrivo dell'età adulta con l'abbandono dei sogni di grandezza e infine la vecchiaia e la morte all'alba di un eterno ritorno. Vasto progetto di sceneggiatura che Van Dormael cosparge di personaggi e paesaggi familiari, attorno ad un essere-somma, un vecchio bambino. Facendo coesistere le diverse età di un essere umano, Van Dormael rivisita anche la storia del cinema attraverso allusioni precise al film nero americano, al puzzle wellesiano, alla memoria associativa dei personaggi bergmaniani o ancora agli home movies che si vedono sempre più spesso al cinema. L'impressione finale si avvicina ad un'esultanza ironica. Il nostro cuore "fa boum", il nostro spirito anche".
(Dominique Nasta, Ca tourne depuit cent ans, une histoire du cinéma francophone de Belgique)
Camera d'or e Premio del pubblico al festival di Cannes del 1991.
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