02/01/11

Ascensore per il patibolo (Louis Malle)

Ascensore per il patibolo
di Louis Malle (1957 FRA 88')
"Più vado avanti nella vita, più diffido delle idee e più mi fido delle emozioni"
(Louis Malle)

Louis Malle, autore a 25 anni di questo film brillante, Ascensore per il patibolo, confessa la sua ammirazione per due maestri, Robert Bresson, al cui fianco ha lavorato qualche giorno per Un condannato a morte è fuggito, e Jacques Tati. Al primo si riferisce direttamente facendo tentare in un ascensore, fermatosi in piena notte fra due piani di un grattacielo, il lavoro che il prigioniero del forte di Montluc compiva nella sua cella: ma qui l'evasione non riesce. Del secondo ha soprattutto ritenuto questa lezione di discrezione di un dialogo ridotto all'estremo quando non è soppresso, virtù del muto di cui la prima opera di Louis Malle, che ha firmato con il comandante Cousteau, Il mondo del silenzio, gli aveva forse insegnato anche la magia.
(Claude Mauriac, Le Figaro, 1958)
Tratto da un romanzo di R. Nimer, Ascensore per il patibolo, è prodotto alla maniera dei B-movie e ricalca con intelligenza e modernità i toni del noir e del thriller alla Hitchcock, ottenendo fin da subito un buon successo sia di critica che di pubblico. Nel cast ci sono due grandi attori francesi, Maurice Ronet e Jeanne Moreau, la quale ci regala un'interpretazione straordinaria della protagonista, affascinante ed ineguagliabile nel suo vagabondaggio parigino notturno. La tromba di Miles Davis in colonna sonora fa il resto e regala quel tocco lirico che si integra alla perfezione con le atmosfere di questo capolavoro assoluto di Louis Malle e del cinema d'avanguardia di quell'epoca.

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