La caduta della casa Usher
di Jean Epstein (1928 FRA 50')
Un narratore onnisciente esprime impressioni sull'opera di Edgar Allan Poe. La rievocazione di un mondo fantastico si avvale di sovrimpressioni e ralenti, grazie ai quali gli oggetti sembrano acquistare una nuova misteriosa vita. C. Bragaglia scrive "il film risente dell'influenza dell'espressionismo tedesco ma ne rielabora caratteristiche e tematiche con un'ottica tutta francese, che rinuncia agli aspetti plastici e scenografici per privilegiare elementi naturali: il vento, la penombra, le apparenze. Il mistero come alcuni hanno scritto, per Epstein si trova negli oggetti, nelle cose della natura e, nei film, nasce dalla loro mobilità, quasi fossero mossi da una forza invisibile e segreta. questo è uno dei primi film del genere horror e costituirà un modello per molti decenni". In questo film Epstein ebbe come collaboratore alla regia Luis Buñuel.
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