di Artie Mitchell & Jim Mitchell (1972 USA 72') con Marilyn Chambers
"La conoscenza dell'erotismo o della religione richiede un'esperienza personale, identica e contraddittoria, del divieto e della trasgressione" (Georges Bataille)
Dopo Behind the Green Door, Marilyn Chambers venne ribattezzata "impura al 94,44 per cento". L'attrice, che sarebbe diventata una delle regine del porno, all american girl dal viso pulito, poco tempo prima era stata infatti testimonial per il sapone Ivory Snow, appunto "puro al 94,44%". I fratelli Mitchell, ex figli dei fiori, sul finire degli anni Sessanta acquistarono un fatiscente edificio nel cuore di San Francisco per farne un tempio della pornografia: dapprima improvvisati loop da vendere all'ingrosso e poi il trionfo miliardario di questo onirico e psichedelico hard-core, dove lo sperma è multicromatico e la congiunzione carnale un inno alla libertà. Il business del porno-cinema è cominciato con loro (A. Giorgi). Per questo uno dei film più importanti della storia del cinema. Marilyn in seguito verrà chiamata da David Cronenberg a recitare nel gioiellino "Rabid sete di sangue" in un ruolo paradigmatico. "Il film pornografico attinge nella sua essenza ad una mistica promessa che si trova nella religione: l'impostare la vita secondo la ricerca del piacere, così come è tutta risolta nel film porno, diventa la ricerca mitizzata di qualcosa che funga da elemento liberatorio, egoisticamente concepito, che presenta un'identità con l'ideologia religiosa basata sulla promessa di un paradiso dopo la vita terrena, lo stesso paradiso promesso dalla pornografia in cui domina solo il piacere". (G. Grossini)
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