Le Révélateur
di Philippe Garrel (1968 FRA 67')
Se la separazione è la figura generatrice dell'opera di Garrel, è perché essa è fondata sull'impressione provata con violenza a cinque anni davanti alla separazione dei genitori...A questa coppia primordiale viene spesso ad aggiungersi un bimbo. Egli simboleggia l'interesse del cineasta per gli stati nascenti, originali: contemplando la proiezione saltellante di un film di Charlot, il bambino di L'enfant secret, che non sa trovare le parole per descrivere ciò che vede...quello di Le Révélateur gira attorno ai genitori per scoprire il mistero della propria nascita, mentre il titolo del film, come il suo procedimento (muto e bianco e nero) evocano le origini del cinema. A partire da questi sguardi vergini, si potrebbe abbozzare una prima definizione del cinema secondo Garrel: la captazione immediata della vita da parte del bambino privo di parole.
(Jean Douchet, Philippe Garrel, 1996)
Per leggere la recensione de La cicatrice interiore, altro straordinario film di Garrel vai qua.
02/01/11
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento