Tura Satana
Secondo omaggio in tema Halloween...a Tura Satana, eroina sempre ardente...
La storia:
Nata in Giappone, Tura ha anche sangue indiano cherokee nelle vene. Il padre era un attore di film muti, mentre la madre era una contorsionista. Dopo la Seconda guerra mondiale Tura viene internata, insieme ai genitori, in un campo di concentramento, in California, quindi si trasferisce con la famiglia a Chicago.
Nella scuola elementare subisce un duro razzismo a causa dei suoi tratti orientali.
A 9 anni, dopo uno stupro subito da cinque ragazzi rimasti poi impuniti (addirittura il giudice corrotto infligge alla malcapitata la pena del riformatorio in quanto tentatrice), Tura inizia a prendere lezioni di judo. A 13 anni si sposa, con un matrimonio combinato, e divorzia nove mesi dopo. A 14 anni entra a far parte di una gang malavitosa a Chicago, indossando giacca da motociclista, jeans e stivali e prendendo a calci in culo la gente. Nello stesso periodo, però, inizia a lavorare come danzatrice esotica presso il Moulin Rouge e il Trocadero Supper Night Club di Los Angeles
In questo periodo incontra un attore del cinema muto, Harold Lloyd (altra storia da raccontare...), che incoraggia la sua carriera di attrice e la fotografa senza veli per la prima volta. Diventa spogliarellista servendosi di molti nomi d'arte tra cui Rose Le Rose, Maxine Martin The Skyscraper Girl, Tempest Storm, Candy Barr e Stunning Smith the Purple Lady. Si narra anche di una sua relazione, come poi molte starlette dell'epoca, addirittura con Elvis the Pelvis.
Nel 1963 debutta nel cinema, interpretando una prostituta in "Irma la dolce" di Billy Wilder e lo stesso anno interpreta anche "Le cinque mogli dello scapolo" con Dean Martin.
Dopo aver interpretato alcuni film per la televisione, nel 1965 avviene l'incontro della vita, quello con Russ Meyer. Il mitico Russ, leggendo un'inserzione su Variety, la sceglie per interpretare la parte di Varla nel suo "Faster, Pussycat! Kill! Kill!".
E’ il capo di una banda di bad girls, che ama fare gare automobilistiche, azzuffarsi e avere rapporti con gli uomini che le piacciono.
Racconta Russ "Era meravigliosa, lavorava duro, non voleva uno stunt per girare le scene più pericolose, era molto forte e ci aiutava persino a portare l'attrezzatura. Ma aveva anche idee molto chiare su come dovevano andare le cose. Una volta abbiamo avuto un litigio e lei ha dato unpugno talmente forte sul muro che quasi si rompeva la mano. Il che andava bene per la riuscita del film, perchè ognuno avrebbe dovuto dare il massimo". Il regista all'inizio ebbe notevoli difficoltà con Tura Satana che, spaventata dalle lunghe riprese del film ambientate nel deserto, disse che non ce l'avrebbe fatta a stare tre settimane senza un uomo (una regola assoluta dei film di Meyer era l'astinenza durante le riprese), aggiunse però che l'assistente alla regia le sembrava adeguato e che intendeva accoppiarsi con lui ogni notte.
Per gli anni Sessanta il film è una sassata in faccia, un vero monumento all'immoralità, alla forza e alla perversione. Il personaggio di Tura Satana ha tutti i numeri per farla diventare una figura di culto, non solo per il pubblico maschile, ma anche per quello femminile. Il film è adorato dalle femministe che vedono nelle tre donne protagoniste un manifesto dell'emancipazione femminile.
Il ruolo di Tura Satana è quello di una violenta dominatrice che usa la sua prorompenza sensuale per ridicolizzare gli irritanti macho men che incrocia nel suo cammino tra deserti e sperdute lande di campagna americana.
Dotata di un seno oversize e con un viso tagliente come un rasoio colpisce l'immaginario collettivo e diviene quasi istantaneamente una vera e propria icona del genere exploitation, venerata dai fans e dalle femministe, e amata da registi come Quentin Tarantino ("Darei cinque anni della mia vita per poter lavorare con lei"). Il film è adorato dal pubblico dei drive-in e da futuri registi di B-movie, in primis un giovanissimo John Waters.
Il suo personaggio estremamente fumettistico è diventato anche un comic, grazie a Mike Hoffman, che ha pubblicato la serie "Tura Satana - The Ultimate Femme Fatale".
Dopo il film di Meyer Tura Satana da vera regina dell'exploitation recita solamente in altri due film a denominazione di origine controllata "The Astro Zombies" del 1968 e "The Doll Squad" del 1973, entrambi con regia di Ted V. Mikels (di cui parleremo in un altro post...).
Intanto un gruppo musicale ha deciso di chiamarsi "Faster Pussycat" e i mitici Cramps, autentici seguaci della B-culture, ne hanno reinterpretato la colonna sonora in un disco live.
"Amare simili possenti sirene non vuol forse dire giocarsi la vita?"
(Honoré de Balzac)
http://italian.imdb.com/name/nm0766100/
http://www.turasatana.com/
http://www.myspace.com/tsatana
30/10/07
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