Nostro personaggio simbolo, Ida Lupino, prima di tutto nota come attrice eclettica e dotata, il suo personaggio tipo nei film degli anni Trenta e Quaranta era quello della donna decisa e volitiva, di animo nobile e temperamento forte, volta a volta eroina o pregiudicata. Scoperta da Allan Dwan (autentico regista scult autore di ben 386 film!) in "The Love Race" (1931). Indimenticabile nei ruoli drammatici che interpretò nei noir di Raoul Walsh "Strada maestra" (1940), "High Sierra - Una pallottola per Roy" (1941), "Io amo" (1946).
Ha lavorato con quasi tutti i grandi dell'epoca, da ricordare tra le sue interpretazioni anche "Sogno di prigioniero" di Henry Hathaway (1935), "Notti Messicane" di Rouben Mamoulian (1936), "La luce che si spense" di William Wellman (1939), "Il lupo dei mari" di Michael Curtiz (1941), "Fuori della nebbia" di Anatole Litvak (1941) "Neve Rossa" del leggendario Nicholas Ray (1951), "Il grande coltello" di Robert Aldrich (1955), "Quando la città dorme" di Fritz Lang (1956, "L'ultimo Buscadero" di Sam Peckinpah (1972), "Il Maligno" di Robert Fuest (1975) e "Il cibo degli Dei" di Bert I. Gordon (1976).
Ha lavorato con quasi tutti i grandi dell'epoca, da ricordare tra le sue interpretazioni anche "Sogno di prigioniero" di Henry Hathaway (1935), "Notti Messicane" di Rouben Mamoulian (1936), "La luce che si spense" di William Wellman (1939), "Il lupo dei mari" di Michael Curtiz (1941), "Fuori della nebbia" di Anatole Litvak (1941) "Neve Rossa" del leggendario Nicholas Ray (1951), "Il grande coltello" di Robert Aldrich (1955), "Quando la città dorme" di Fritz Lang (1956, "L'ultimo Buscadero" di Sam Peckinpah (1972), "Il Maligno" di Robert Fuest (1975) e "Il cibo degli Dei" di Bert I. Gordon (1976).
Nel 1949 la Warner Bros le blocca la carriera come attrice e lei, con un colpo di coda, diventa regista (però non accreditata nei titoli di testa) sostituendo Elmer Clifton in "Non abbandonarmi" di cui aveva scritto anche il soggetto.
Ida Lupino si dimostra da subito un'autrice personale, di grande polso ed ottimo mestiere e da lì a poco fonda con Oliver Jang una società di produzione che si prefigge come obiettivo di affrontare argomenti scomodi e scoprire giovani talenti.
Come regista, produttrice e sceneggiatrice incentra controcorrente i suoi film su personaggi femminili in situazioni estreme (gravi malattie, bigamia, ragazze madri, abusi familiari, donne stuprate...).
Le sue grandi regie sono: "Never Fear" (1949), "Outrage" (1950), "Hard, fast and Beautiful" (1951), "The Hitch-Hiker" (1951), "The Bigamist" (1953), "The Trouble with angels" (unica sua commedia, 1966). Il pubblico è così costretto a riflettere su tematiche anticonvenzionali e sperimenta sulla propria pelle le angosce e le violenze vissute dalle eroine sullo schermo.
Due parole su "The Hitch-Hiker", piccolo film di culto teso ed avvincente, in cui due uomini d'affari caricano sull'auto un ricercato psicopatico che li tiene poi come ostaggi. Notevole l'influenza che ha avuto su molto cinema americano successivo a cominciare ovviamente da "THe Hitcher" di R. Harmon, ma anche "Halloween" di John Carpenter, il cui psicopatico protagonista si chiama Myers come in questo film.
Nella sua carriera La Lupino ha in seguito fatto sia radio che molta televisione, ma è sempre stata colpevolmente dimenticata dalla critica ufficiale, un po' per miopia e un po' per sfortuna...
Ida Lupino si dimostra da subito un'autrice personale, di grande polso ed ottimo mestiere e da lì a poco fonda con Oliver Jang una società di produzione che si prefigge come obiettivo di affrontare argomenti scomodi e scoprire giovani talenti.
Come regista, produttrice e sceneggiatrice incentra controcorrente i suoi film su personaggi femminili in situazioni estreme (gravi malattie, bigamia, ragazze madri, abusi familiari, donne stuprate...).
Le sue grandi regie sono: "Never Fear" (1949), "Outrage" (1950), "Hard, fast and Beautiful" (1951), "The Hitch-Hiker" (1951), "The Bigamist" (1953), "The Trouble with angels" (unica sua commedia, 1966). Il pubblico è così costretto a riflettere su tematiche anticonvenzionali e sperimenta sulla propria pelle le angosce e le violenze vissute dalle eroine sullo schermo.
Due parole su "The Hitch-Hiker", piccolo film di culto teso ed avvincente, in cui due uomini d'affari caricano sull'auto un ricercato psicopatico che li tiene poi come ostaggi. Notevole l'influenza che ha avuto su molto cinema americano successivo a cominciare ovviamente da "THe Hitcher" di R. Harmon, ma anche "Halloween" di John Carpenter, il cui psicopatico protagonista si chiama Myers come in questo film.
Nella sua carriera La Lupino ha in seguito fatto sia radio che molta televisione, ma è sempre stata colpevolmente dimenticata dalla critica ufficiale, un po' per miopia e un po' per sfortuna...
http://www.imdb.com/name/nm0526946/
http://en.wikipedia.org/wiki/Ida_Lupino
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