eXistenZ
di David Cronenberg
(1999 CAN/UK/FRA 97')
con Jennifer Jason Leigh, Jude Law, Willem Dafoe, Ian Holm
David Cronenberg, profeta indiscusso della Metamorfosi nel Cinema, ritornato ad una sua sceneggiatura originale. La frase di William Burroughs che apriva Il Pasto Nudo “Nulla è vero, tutto è possibile” costituisce l’essenza di questa straordinaria opera, in apparenza l’ennesima variazione cinematografica sulla realtà virtuale o sul contrasto tra realtà e illusione, nella realtà un film complesso incentrato sulla crisi di identità dell’uomo moderno e l’angoscia che questa comporta, sulla relatività della percezione soggettiva e sulla necessità di non credere ciecamente alla verità delle immagini da cui veniamo quotidianamente bombardati.
Molto vicino al suo capolavoro Videodrome sia negli aspetti formali che in quelli contenutistici: dalla pistola di ossa e cartilagine ai caschi da allucinazioni del primo qui diventati consolle in metacarne connesse direttamente al sistema nervoso tramite un cordone ombelicale artificiale e una bioporta, nuovo pulsante ed intrigante orifizio del corpo umano.
Entrambi i film inquietano, spiazzano e confondono lo spettatore in quanto lo privano di ogni punto di riferimento e gli insinuano un dubbio mortale sulla verità delle immagini che sta vedendo, rimettendo radicalmente in discussione la nozione di realtà, così come viene comunemente intuita. La percezione dello spettatore viene destabilizzata attraverso la creazione di immagini virali di universi paralleli (forte l’influenza di Philip K. Dick), tutti ugualmente e plausibilmente (ir)reali.
Cronenberg sottolinea l’importanza di non perdere la capacità e l’abitudine al controllo critico e alla verifica delle immagini sia che queste derivino dalla televisione (15 anni fa in Videodrome) o dalla realtà virtuale (in eXistenZ), l’indispensabile è non smarrirsi psicoticamente nei passaggi fra i diversi piani di realtà come capita ai personaggi dei suoi film, ma mantenere i piedi per terra e la capacità di distinguere tra finzione e realtà.
Un cinema quello di Cronenberg assolutamente da esplorare, nella sua coerenza e ricchezza di sollecitazioni filosofiche, a volte inaspettatamente poetico altre provocatoriamente scandaloso, lontano dalle logiche del mercato, ma vicino a quelle dell’intelligenza, meravigliosamente appartato un gradino più in là...
“Lo schermo televisivo è ormai il vero unico occhio dell’uomo. Ne consegue che lo schermo televisivo fa ormai parte della struttura fisica del cervello umano.
La televisione è la realtà e la realtà è meno della televisione”
(David Cronenberg)
19/10/07
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