19/10/07

Lon Chaney

Lon Chaney
"Presentarti con il tuo vero volto e renderlo presentabile, questo è difficile!"


Un sentito ricordo di un mito della Storia del Cinema, Lon Chaney, il più grande caratterista hollywoodiano degli anni '20, maschera di decine di creature in celluloide apparentemente mostruose, ma in realtà fragili e profondamente umane.
La grande virtù mimetica dell'attore, il suo maniacale perfezionismo uniti ad un'indiscussa originalità gli hanno permesso di cogliere intimamente i battiti del cuore delle sue creature, degne spesso più di pietà che di orrore.

I suoi personaggi a prima vista ripugnanti, grazie alle sue mirabolanti interpretazioni si coloravano della complessità di esseri umani, spesso anime sfortunate e ferite, freaks condannati da un destino beffardo alla solitudine e all'infelicità.

Nato da genitori sordomuti, attratto giovanissimo dal teatro, Chaney è stato protagonista di ben 156 film (purtroppo solo circa 41 di questi sono arrivati fino a noi). Il primo ruolo di successo è del 1919, anno in cui interpreta "The Frog", un ladro contorsionista che si finge storpio per manipolare le sue vittime, nel film "The Miracle Man" di George Loan Tucker (dimenticato autore di uno dei primi film sulla prostituzione "Traffic in souls").
La sua devozione per questo ruolo (tale da trascurare il disagio e, spesso, il dolore fisico) e la fantastica mimica, fanno sì che il pubblico lo elevi da subito a vera star.
Affascinato dalla mostruosità e dalle mutilazioni, Lon Chaney è il simbolo supremo dell’horror nell’era del muto, sia per lo spirito e la gestualità, sia per gli straordinari effetti di make-up che creava da sé, infliggendosi a volte vere e proprie sofferenze fisiche per simulare la deformazione del corpo o del volto, pur di rendere in modo efficace il personaggio che gli era stato affidato.
Altro ruolo di rilievo è nella parte di Blizzard, boss della malavita senza gambe a causa di un errore chirurgico, in "The Penalty" di Wallace Worsley del 1920. In questo film Chaney dovette camminare sulle ginocchia tenendo le gambe legate alla parte posteriore del corpo attraverso una complessa imbracatura di cuoio subendo sofferenze inenarrabili. La vedova di Chaney ha raccontato che al termine del film i produttori avevano deciso di girare una sequenza in cui Chaney scendeva le scale per convincere gli spettatori che non fosse realmente un mutilato.
L'attore tratteggia un personaggio complesso, ripugnante ma al tempo stesso affascinante, una sorta di superuomo mefistofelico capace di ammaliare le donne nonostante la sua mutilazione, ma condannato ad amare l'unica donna che non potrà mai avere...
Nel 1922 interpreta "A Blind Bargain" di Wallace Worsley, nella doppia parte di uno scienziato pazzo, il dottor Lamb, che vuole dimostrare le teorie darwiniane su delle cavie umane facendole retrocedere allo stadio scimmiesco, e del suo assistente, un uomo/scimmia esito di un precedente esperimento del farneticante dottore. Sempre nel 1922 è nella parte del diabolico Fagin in una interessante versione di "Oliver Twist" girata da Frank W. Lloyd.
Nel 1923 lo vediamo nel ruolo di uno spregevole artista di figure di cera che rapisce e tortura l'innamorato della bella protagonista in "While Paris Sleeps" di Maurice Tourneur. Invece in "The Shock" di Lambert Hillyer, sempre dello stesso anno è un gangster sciancato.

Si arriva così ad una delle interpretazioni mitiche, l'indimenticabile Quasimodo in "Nostra signora di Parigi" di Wallace Worsley del 1923...la figura del gobbo (il trucco che durava tre ore ogni giorno consisteva in 15 chili di gomma sul petto e 10 chili di gesso per la gobba), orribile e grottesco ma al tempo stesso commovente, ripugnante ma anche innocente nel suo infantile attaccamento e nella sua cieca devozione per la bella zingara Esmeralda lo proietta nell'empireo dei Grandi di tutti i tempi.

Nel 1924 interpreta uno scienziato che, per nascondersi, va a lavorare come clown in un circo in "Quello che prende gli schiaffi" di Victor Sjostrom.

Nel 1925 è il dottor Ziska in "The Monster" di Roland West, dove mette in luce le sue imprevedibili doti comiche.
Del 1925 è uno dei suoi ruoli più celeberrimi, quello di Erik ne "Il fantasma dell'Opera" di Rubert Julian, un autentico incubo impreziosito dalla magnifica interpretazione di Chaney nei panni di un musicista dal volto orribilmente deforme(il trucco prevedeva fil di ferro infilato nel naso, dischi di celluloide nelle guance, collodio, pelle di pesce, cerotti all'interno delle labbra e atropina per dilatare le pupille) che vive nei sotterranei dell'Opera di Parigi.

Già dal 1919 Lon Chaney incrocia la sua sorte con il regista Tod Browning (primo film del binomio è "La Bestia umana", seguito nel 1921 da "Così parlò Confucio"), l'autore del successivo cult movie "Freaks" (1932).
Il sodalizio fra i due, fondato su una perfetta sinergia fra l'inclinazione verso il mostruoso del regista e la straordinaria plasticità fisica dell'attore, produrrà film memorabili. Un filo conduttore comune è che l'uomo banale, l'uomo senza complessi è una mostruosità ancora peggiore o qualcosa di insignificante, di incosistente, di quasi ridicolo, degno di assoluta indifferenza.
Nel 1925 Irving Thalberg, in procinto di diventare, appena ventisettenne, il ras incontrastato della MGM, produce il film "The Unholy Three", i cui protagonisti sono una banda di delinquenti formata dal ventriloquo Echo (ruolo di Chaney che nel film compare anche travestito da signora anziana), da un nano e da un gigante. Fu all'epoca un successo di pubblico e di critica.

Nel 1926 Chaney e Browning sfornano "Il Corvo" in cui l'attore riveste per l'ennesima volta un doppio ruolo, quello del criminale Blackbird e del fratello sciancato.
Nel successivo "Road to Mandalay" (1926) l’idea chiave è quella di un uomo talmente brutto da vergognarsi di mostrare il viso a una ragazza.
La fortunata collaborazione fra Browning e Chaney continua con "Lo sconosciuto" (The Unknown, 1927) una toccante storia d’amore e di “fenomeni da circo”.
Lon Chaney interpreta un uomo, un lanciatore di coltelli, che si amputa entrambe le braccia per far piacere alla donna che ama (Joan Crawford), che non può sopportare di essere stretta da un abbraccio maschile.
Questo è senz'altro il film più bello e inquietante della coppia, uno dei più belli della storia del Cinema, che a distanza di ottanta anni non ha perso un'oncia del suo ritmo e lascia ancora a bocca aperta per le abilità contorsionistiche di Chaney, che arriva ad accendersi e fumare una sigaretta con il solo uso delle dita dei piedi.

Nello stesso 1927 Browning inizia a cimentarsi con vampiri e castelli abitati da fantasmi, con il film "London after Midnight", Chaney è nella parte di un investigatore di Scotland Yard che per scoprire il colpevole di un vecchio delitto si traveste da vampiro (con anelli di fil di ferro nelle palpebre per far apparire gli occhi più sporgenti).

Il sodalizio fra Browning e Lon Chaney sembra incardinato sul comune interesse per il tema della mutazione e sugli excursus nei territori estremi dell’identità umana.
Altro titolo di punta dei due è "La serpe di Zanzibar" del 1928 con Chaney nei panni dell'illusionista Phroso che rimane paraplegico, un personaggio/enigma, prima un demonio e un attimo dopo quasi umano...stupefacente è anche l'altro attore antagonista Lionel Barrymore.
Del 1928 sempre prodotto dal sodalizio è anche "Big City" uno dei pochissimi film a lieto fine di Chaney (che differenza col cinema attuale dove il lieto fine è d'obbligo...purtroppo...).
Va anche segnalato "Mentre la città dorme" di Jack Conway del 1928, uno dei pochi film in cui l'attore recita senza trucchi, utilizzando la sua propria faccia. Altri film da segnalare sono "Tell it to the Marines" di George W. Hill del 1926 grazie al quale viene offerto a Chaney il titolo di membro onorario della Marina Americana e "Mockery" di Benjamin Christensen (autore culto di "Haxan. la Stregoneria attraverso i secoli") del 1927.
Un altro film muto del duo Browning-Chaney è "Where East is East" del 1929.
Nel 1930 Browning scrive un adattamento per lo schermo del Dracula di Bram Stoker e naturalmente la parte del famoso vampiro è destinata a Lon Chaney.
Con l'avvento rivoluzionario del sonoro nel cinema nel 1930 Chaney gira un remake di "The Unholy Tree" diretto da Jack Conway e incredibilmente l'attore si produce in ben cinque voci diverse. Il successo di pubblico è straordinario. Come in un film intriso di umorismo nero quale è la vita vera, Chaney proprio in quel periodo inizia a essere tormentato da un fastidioso mal di gola, che inizialmente si pensava connesso ad un incidente accaduto sul set...invece è un cancro bronchiale in fase terminale...Lon Chaney muore per un'emorragia alla gola appena sette settimane dopo la presentazione del suo primo film sonoro...e il mondo ha perso un incredibile artista...
La scelta per il Dracula di Browning cade così su un semisconosciuto attore ungherese che aveva già girato con il regista una piccola parte nel suo primo film (The Thirteenth chair, 1929) e soprattutto aveva già interpretato il personaggio del vampiro nella versione teatrale: il suo nome è Bela Lugosi.
Ma questa è un'altra storia...



http://italian.imdb.com/name/nm0151606/
http://it.wikipedia.org/wiki/Lon_Chaney
http://www.lonchaney.com/
http://members.aol.com/ChaneyFan/

Non schiacciare quel ragno...potrebbe essere Lon Chaney!!!

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