15/02/12

Essi Vivono (John Carpenter)

Essi Vivono
di John Carpenter


« Raccomandate l'anima al vostro creatore, sono venuto ad annientarvi. Anche perché ne ho le palle piene »
(John Nada - dai dialoghi del film)

John Nada lascia Denver per trasferirsi a Los Angeles in cerca di un lavoro. Viene assunto come operaio in un cantiere edile e grazie ad un collega trova alloggio in un campo di baracche nella periferia della città. Ma dopo pochi giorni, la polizia sgombera il campo e Nada ritrova una scatola piena di strani occhiali da sole. Provandoli, Nada scopre una realtà diversa, in bianco e nero: i cartelloni pubblicitari contengono messaggi subliminali e in giro ci sono moltissime persone dall'aspetto simile a quello degli zombi. Capendo che si tratta di alieni che stanno schiavizzando gli umani, Nada cerca un modo per rivelare al mondo la loro presenza. Ma non sarà facile. Nada, aiutato da Frank, un operaio di colore conosciuto in un cantiere e dalla misteriosa Holly Thompson, combatte gli invasori. Durante una riunione con i sopravvissuti del campo di baracche, i poliziotti (convinti di attaccare un nucleo terroristico comunista) entrano nel luogo e uccidono tutti. Nada, Frank e Holly riescono a fuggire e raggiungono la base degli invasori. Capiscono che l'unico modo di mostrare la realtà alle persone normali è quella di salire sul tetto della base e sparare all' antenna parabolica che si trova lì. Dopo essere arrivati sul tetto (e dopo aver ucciso un bel po' di alieni) i tre si preparano a distruggere l'antenna ma Holly rivelando di essere favorevole al controllo degli alieni, uccide Frank e minaccia Nada con la pistola. Quest'ultimo fa fuori Holly, spara all'antenna in modo da distruggerla, ma viene crivellato di colpi di un elicottero della polizia. Distrutta l'antenna, gli alieni e i vari messaggi subliminali sono ormai visibili anche agli umani.


L'origine del mito dei Vampiri si perde nella notte dei tempi; l'Illuminismo li crede dimenticati per sempre; l'Inghilterra Vittoriana s'illude di poterli sconfiggere. E invece il loro fascino non è ancora tramontato. Tutt'altro...
Sette religiose, gruppi di giovani, uomini e donne "comuni". E poi cinema, letteratura, magazine, fumetti, musica, Web. Dagli anni '80, tutti sembrano aver riscoperto il mondo dei cosiddetti "non Morti". In Romania, in coda ai congressi della Transylvanian Society of Dracula, un'agenzia di viaggi specializzata, organizza Tour alla scoperta del perfido conte Dracula. Anne Rice, la madre del vampiro Lestat, portato sul grande schermo da Tom Cruise, vende milioni di copie dei suoi romanzi in tutto il mondo. Colpiti dal contagio vampirico, giovani di New York si riuniscono nel Vampire Clan di Father Sebastian, un odontotecnico di Manhattan che allunga loro i canini fino a farli diventare delle zanne... E uomini in giacca e cravatta, rassicuranti come i nostri vicini di casa, dichiarano di aver bisogno, ogni tanto, di bere un po' di sangue. Umano, preferibilmente. Ed è tutto vero...
La spiegazione di questo rinnovato interesse è nel nostro passato più remoto, nei bisogni e nelle paure ataviche dell'uomo… 
Dall'America al Vietnam, dall'Irlanda alla Malesia, dall'Africa all'Europa orientale, dalla Grecia alla Polinesia. Quasi non esistono luogo e tempo in cui il Vampiro non sia presente. Secondo le leggende talmudiche, Lilith, la prima moglie di Adamo, è trasformata in uno spettro notturno per essersi rifiutata di sottostare ai voleri del marito; tra i Babilonesi c'è Lilitu; gli Assiri hanno l'Ekimmu e, nell'antica Grecia, Lamia si scaglia sui bambini per berne tutto il sangue. Per i romani, le strigi non sono solamente streghe, ma crudeli uccelli notturni assetati del sangue dei neonati. E quale civiltà, poi, non ha praticato rituali con offerte di sangue? Gli Aztechi fecondano la terra donando agli dei quello di una giovane vittima; nella mitologia greca, il sangue sacrificale è un elisir di giovinezza. 
Il sangue è simbolo di forza vitale e perderlo costituisce un pericolo mortale. Il vampiro, colui che se ne nutre, colui che trae vita dalla nostra morte, è simbolo del rapporto tra il mondo terreno e l'al di là. È il desiderio inconfessato dell'immortalità. Peccaminoso e, per questo, relegato nel regno del male.
Storia, antropologia e psicologia hanno offerto le proprie interpretazioni del "Fenomeno Vampiri". Ma non è mancata una lettura di carattere scientifico.
:: F O C U S ::
E se i vampiri fossero semplicemente persone allergiche alle proteine dei cibi? Secondo lo studioso americano Thomas McDevitt, questi soggetti, pallidi e magri, per assumere le proteine necessarie avrebbero bisogno di bere sangue, e i loro ritmi metabolici li costringerebbero a dormire di giorno e restare svegli la notte. 
Nel 1985, invece, al Convegno annuale dell'Associazione Americana per il Progresso della Scienza, il canadese David Dolphin identifica i Vampiri con persone affette da una malattia genetica chiamata "Porfirìa", che non consente di sintetizzare in modo corretto il pigmento rosso del sangue, o eme. Il disturbo provoca una forte sensibilità alla luce e lesioni della pelle. Labbra e gengive si ritirano, mostrando denti che appaiono particolarmente sporgenti. In passato non esistevano terapie, e il malato non poteva far altro che assumere grandi quantità di sangue che consentissero a parte dell'eme di entrare in circolo. 
E la paura dei Vampiri per l'aglio? La scienza ha risposto anche a questo quesito. Esistono farmaci in grado di distruggere alcuni enzimi del fegato che contengono eme. Ebbene, nella composizione di questi farmaci c'è una sostanza chimica presente anche nell'aglio.
Ma le gesta dei Vampiri appartengono anche alla storia del crimine. La polizia e la giustizia hanno dovuto occuparsi dei "Bevitori di Sangue"… 
Risale al 1871 il primo processo ad un serial killer che ha agito secondo le modalità dei vampiri. È Eusebius Pieydagnelle, garzone presso un macellaio. Un anno dopo è condannato all'ergastolo Vincenzo Verzeni. Ha 23 anni e ha ucciso due donne solo per succhiarne il sangue. Di lui si occupa anche Cesare Lombroso. Ma il caso più noto è quello di Peter Kurten. Le sue gesta hanno ispirato il celebre film "M" di Fritz Lang, interpretato da Peter Lorre. Dai 13 ai 43 anni, Kurten commette cinque omicidi. Ma è dal 1925 che l'assassino comincia ad agire come un Vampiro. Dopo un periodo di relativa tranquillità - durante il quale si è costruito una vita rispettabile, addirittura sposandosi - resta profondamente impressionato dalla visione di un tramonto rosso sangue. Da quelmomento, armato di un'ascia e di una serie di coltelli, la notte si aggira per le strade di Dusseldorf alla ricerca di vittime cui succhiare il sangue. La città è preda del terrore. La polizia interroga 900.000 tra sospetti e testimoni, seguendo ben 2.561 piste diverse. Stretto dalla maglia delle indagini, Kurten si sente perduto e chiede alla moglie di denunciarlo. Così potrà incassare la taglia che pende sulla sua testa.
da qui grazie 
L'invasione aliena è un tema classico della fantascienza che riguarda un possibile attacco al pianeta Terra da parte di entità extraterrestri (cosiddetti alieni). Le modalità e i possibili scopi dell'invasione sono stati analizzati approfonditamente soprattutto nei primi anni in cui il genere letterario fantascientifico si sviluppò.
Spesso gli alieni invasori sono ad un livello tecnologico analogo a quello degli esseri umani o di poco più avanzato (se la disparità fosse maggiore, l'invasione sarebbe o impossibile o facilissima e non ne verrebbe fuori una storia accattivante), pertanto queste storie sono state criticate come irrealistiche: è difficile credere che una civiltà in possesso del viaggio interstellare non abbia raggiunto un livello tecnologico e scientifico estremamente avanzato, nettamente superiore a quello del genere umano. Un altro motivo per cui le storie di questo genere sono ritenute poco plausibili dal punto di vista scientifico è che si considera assai improbabile che due civiltà sorgano spontaneamente nello stesso arco di tempo e su pianeti abbastanza vicini da riuscire a venire a contatto diretto tra loro (in base all'equazione di Drake e al paradosso di Fermi).
Nelle storie di fantascienza il fine dell'invasione aliena è spesso lo sfruttamento del pianeta Terra per esaurimento delle materie prime del mondo d'origine degli extraterrestri, o semplicemente perché il suddetto mondo è andato incontro alla distruzione (a causa di una guerra globale o di un evento catastrofico naturale). Non mancano descrizioni di sfruttamento della popolazione terrestre per colonialismoschiavismosperimentazione scientifica e perfino uso alimentare. Talvolta il fine dell'invasione rimane misterioso, a rimarcare l'incolmabile alienità degli extraterrestri nei confronti degli esseri umani invasi.
Nel 1898 H.G. Wells pubblicò La guerra dei mondi, mettendo in scena un'invasione dell'Inghilterra vittoriana da parte di marziani dotati di sofisticati armamenti. Oggi questo romanzo è visto come il prototipo delle storie di invasione aliena e a Wells è accreditata l'ideazione di diversi temi sugli extraterrestri che sono stati poi notevolmente ampliati dagli scrittori di fantascienza nel corso del Novecento, tra cui il primo contatto e la guerra interplanetaria tra differenti specie. Prima della pubblicazione de La guerra dei mondi, vi erano state comunque storie di alieni e di invasioni aliene.[1]
Nel 1727 Jonathan Swift pubblicò I viaggi di Gulliver. Nel racconto vi è una razza di esseri simili agli uomini, ma ad essi superiori, ossessionati dallamatematica. Vivono su un'isola-fortezza galleggiante di quattro miglia e mezzo di diametro chiamata Laputa, usando la sua ombra per evitare che il sole e la pioggia raggiungano le nazioni della Terra sopra cui viaggiano, assicurandosi così che esse renderanno tributo al Laputiani.[2]
In Micromega (1752) di Voltaire vi sono due alieni, provenienti da Saturno e Sirio, che sono di immense dimensioni e visitano la Terra per curiosità. Inizialmente credono che il pianeta sia disabitato, a causa della differenza di scala tra loro e gli esseri umani. Quando scoprono la superba visione terro-centrica dei filosofi della Terra, essi sono molto divertiti per quanto si sentono importanti gli esseri della Terra rispetto ai veri titani come loro.[3]
Nel 1892 Robert Potter, un Pastore australiano, pubblicò The Germ Growers[4] a Londra, romanzo che descrive un'invasione dissimulata di alieni che assumono l'aspetto di esseri umani e tentano di sviluppare una violenta epidemia per facilitare i propri piani di conquista globale. Il libro non fu molto letto e di conseguenza il romanzo di Wells, di gran lunga più fortunato, è generalmente accreditato come la storia capostipite del filone.[1] Wells aveva già proposto un diverso esito per l'invasione ne La guerra dei mondi: quando il narratore incontra l'artigliere la seconda volta, l'artigliere immagina un futuro in cui l'umanità, nascondendosi nelle fogne e in gallerie sotterranee, conduca un conflitto di guerriglia, combattendo contro i marziani per le generazioni a venire e alla fine, dopo aver imparato a duplicare la tecnologia bellica marziana, distrugga gli invasori riprendendosi la Terra.[5]
Sei settimane dopo la pubblicazione del romanzo di Wells, il quotidiano statunitense Boston Post pubblicò una nuova storia di invasione aliena, un seguito non autorizzato de La guerra dei mondi, che rovescia le parti: Edison's Conquest of Mars[6], scritto da Garrett P. Serviss, descrive il celebre inventore Thomas Edison condurre una controffensiva contro gli invasori sul loro pianeta d'origine.[7] Si trattava in realtà di un seguito di Fighters from Mars, una ristampa pesantemente alterata e non autorizzata de La guerra dei mondi; entrambi i romanzi furono pubblicati dal Boston Post nel 1898.[8]
La guerra dei mondi fu ristampata negli Stati Uniti nel 1927, prima dell'epoca d'oro della fantascienza, da Hugo Gernsback sulla rivista Amazing StoriesJohn W. Campbell, un altro editore chiave dell'epoca nonché saltuario autore di racconti, pubblicò diverse storie di invasioni aliene nel 1930. Seguirono molti noti scrittori di fantascienza, tra cui Isaac AsimovArthur C. ClarkeClifford Simak, oltre a Robert A. Heinlein che scrisse Il terrore dalla sesta luna nel 1953.[9]
Buona parte degli scenari più conosciuti sull'invasione aliena vedono gli extraterrestri atterrare sulla Terra, sterminare o sottomettere la popolazione, combattendo e sconfiggendo (grazie alla superiore tecnologia) le forze armate terrestri e distruggendo le principali città. Il più delle volte la narrazione è incentrata sulle battaglie tra gli invasori e gli eserciti umani, come ne La guerra dei mondi di H. G. Wells, che si può considerare il capostipite del filone.
Non tutte le storie d'invasione seguono però questo schema. In alcune storie gli invasori alieni si infiltrano e sovvertono la società umana in modo occulto, usando travestimenti, mutando il proprio aspetto o imitando quello altrui, generando conflitti nell'umanità e lasciando che l'uomo distrugga se stesso o i propri alleati. In altre raffigurazioni, gli alieni ottengono una schiacciante vittoria sull'umanità e la maggior parte della storia è ambientata dopo che gli alieni hanno preso il sopravvento. Talvolta gli alieni non provengono dallo spazio, ma da un'altra dimensione; in alcune opere, gli invasori potrebbero non essere davvero extraterrestri, ma piuttosto creature demoniache.
La fantascienza ha descritto una modalità d'invasione più inquietante di quella basata sull'esplicita violenza: l'invasione segreta. Gli alieni infatti potrebbero averci già invaso, magari mascherandosi da esseri umani, infiltrando una quinta colonna o conquistando gradualmente le più alte cariche mondiali, nell'attesa del giorno in cui il loro numero o il loro potere consentirà loro di esporsi apertamente.
Questo tipo di subdola invasione di solito sottolinea timori sociali paranoici e xenofobici ed è stato molto comune durante la guerra fredda,[10] con il sospetto diffuso di agenti comunisti, la paura rossa e il maccartismo, ma ritorna in auge in altri momenti di cambiamenti sociali e di disordine.
Un esempio di tale conquista silenziosa è descritto ne L'invasione degli ultracorpi. Gli alieni potrebbero anche assumere il controllo delle persone perché agiscano secondo la loro volontà attraverso dispositivi elettronici impiantati nel corpo umano, come nel film del 1953 Gli invasori spaziali (Invaders from Mars). L'infiltrazione occulta degli alieni è un tema centrale anche nella teoria del complotto sugli UFO.
L'occupazione da parte di alieni può ricorrere in numerose storie sull'invasione. In breve, gli alieni vincono e occupano la Terra o la civiltà umana (talvolta cercando anche di terraformare il pianeta per renderlo più adatto alle loro esigenze), almeno fino a che un movimento di resistenza umana sconfigge gli alieni e/o i loro governi fantoccio.
Numerose storie di occupazione sono lo specchio di reali invasioni storiche condotte da governi totalitari, come la Germania nazista; in questo scenario gli alieni invasori danno sostegno ai governi umani esistenti che accolgono i loro nuovi padroni alieni o reprimono governi di opposizione e li ricostruiscono a propria immagine, rinforzando il loro ruolo tramite l'impiego di collaborazionisti, informatori e polizia segreta.
Esempi di vita sotto occupazione aliena sono presenti nella serie tv V - Visitors (1983-84), nella serie di romanzi sui Tripodi di John Christopher, nella miniserie a fumetti Slash Maraud e nella serie di videogiochi di Half-Life. In All Tomorrows di Nemo Ramjet[11], i Qu - una razza superiore aliena - dopo aver conquistato gli umani li riducono allo stato di animali attraverso l'ingegneria genetica, impedendo ogni forma di resistenza.
Degli alieni incapaci di sostenere una invasione su larga scala a causa del proprio numero ridotto possono effettuare piuttosto delle incursioni, sfruttando lo shock della propria venuta per ispirare terrore. Altre storie su questo argomento vedono gli alieni condurre ricognizioni e missioni di avanscoperta per saggiare la risposta della popolazione umana e in particolare delle forze militari terrestri. Gli alieni cercheranno inoltre di scegliere bersagli isolati, quali zone desertiche o rurali degli Stati Uniti, come area per condurre dei test o per lo sbarco. Questo tipo di trama attribuisce migliori possibilità a piccoli gruppi, come la polizia locale o anche ordinari civili, di respingere gli invasori e di ritornare alla vita normale dopo l'evento.
A causa del ristretto budget, questa variazione sul tema fu assai comune nei film di serie B fantascientifici degli anni cinquanta, come Destinazione... Terra (It Came from Outer Space), Blob - Fluido mortale (The Blob) e Plan 9 from Outer Space. È rappresentata anche nel film Signs.
Una diversa prospettiva è offerta dal concetto di "invasione aliena nel passato", in cui un periodo storico, più o meno lontano, serve da scenario per un'invasione aliena di uno dei tipi sopra descritti.
Il progetto più ambizioso di questo genere appare quello di Harry Turtledove, con il suo ciclo narrativo ucronico dell'Invasione (proseguito con quello della Colonizzazione), dove alieni rettiliformi sbarcano sulla Terra nel 1942 intenzionati alla conquista, obbligando le opposte fazioni della seconda guerra mondiale a segnare un improvviso cessate il fuoco per combattere (separatamente, in buona parte) la loro guerra contro gli invasori.
In Sideslip (1968) di Ted White e Dave van Arnam, un detective privato della nostra New York si ritrova in una realtà alternativa in cui la Terra è sotto occupazione da parte di umanoidi interstellari soprannominati "Angeli", che sono atterrati nel 1938, approfittando della confusione seguita proprio alla trasmissione del programma radiofonico La guerra dei mondi di Orson Welles e trasformando da allora il pianeta in una loro colonia. In Starspawn (1990) di Kenneth Von Gunden, la Terra è infiltrata da piccoli alieni parassitari capaci di attaccarsi ad un essere umano e di controllarlo, simile allo scenario de Il terrore dalla sesta luna (1951) di Heinlein, tranne per il fatto che l'invasione si svolge nel Medioevo inglese, con uno sfondo di cavalieri che assediano un castello. In uno scenario simile, inCrociata spaziale (The High Crusade, 1960) di Poul Anderson, un'astronave aliena sbarca in un villaggio inglese medioevale, ma gli aspiranti conquistatori - fin troppo fiduciosi di se stessi - scoprono nella maniera peggiore di non essere immuni a spade e frecce; gli umani conquistano la nave spaziale e partono alla conquista di un impero tra le stelle, ma perdono contatto con la Terra, dove dunque prosegue la storia a noi familiare[12]. Analogamente nel fumetto Cowboys & Aliens un gruppo di alieni intenzionati, intorno alla metà del XIX secolo, a conquistare il pianeta verrà sconfitto da cowboy e nativi Apache. In Eifelheim (1986) di Michael Flynn un vascello alieno sbarca nell'Europa centrale nel bel mezzo della peste nera. Addirittura nel film Stargate, si ipotizza un'invasione avvenuta in tempi molto antichi, sfruttando il mito delle piramidi costruite da "intelligenze non umane".
Nel telefilm Doctor Who, a causa dell'elemento del viaggio nel tempo, avvengono un gran numero di invasioni della Terra, tra cui l'invasione della Londra vittoriana da parte dei Cybermen. Il film Star Trek: Primo contatto (1996) utilizza diffusamente questo tema, benché il quadro di riferimento sia nel futuro; gli alieni Borg viaggiano indietro nel tempo raggiungendo la Terra nel 2063 - due o trecento anni prima degli eventi narrati in Star Trek - per impedire il primo volo a velocità di curvatura, un evento chiave che permetterà agli umani di raggiungere le altre stelle (provocando, in prospettiva, la costituzione della Federazione dei Pianeti Uniti, acerrima nemica dei piani di invasione/assimilazione dei Borg).
Nella narrativa il tema dell'invasione aliena altruistica, a scopo benefico, è stato invece esplorato in rare occasioni. In questo tipo di storie gli invasori, in una sorta di "fardello degli omini verdi",colonizzano il pianeta nel tentativo di diffondere la loro cultura e "civilizzare" i "barbari" abitanti indigeni, oppure osservano segretamente i terrestri salvandoli da loro stessi. Il tema condivide molti tratti con quello delle occupazioni ostili, ma gli invasori tendono a vedere la popolazione occupata come persone da istruire o eguali piuttosto che come strumenti e schiavi.
Il tema finale dell'osservatore segreto è un tema paternalistico/maternalistico. In questo tipo di storie, gli alieni intervengono nelle questioni umane per prevenirne l'autodistruzione, come Klaatu e Gort che in Ultimatum alla Terra (The Day the Earth Stood Still, 1951) avvisano i leader della Terra di abbandonare i loro modi bellicosi per unirsi ad altre civiltà spaziali, in caso contrario si distruggeranno da soli o verranno distrutti dalla loro unione interstellare. Altri esempi di invasioni aliene benefiche sono il film di Gene Roddenberry The Questor Tapes (1974) e un episodio del 1968 del suo Star Trek(Missione Terra), Le guide del tramonto (Childhood's End, 1953) di Arthur C. Clarke, la trilogia di light novel giapponesi Seikai no monshō e il ciclo di romanzi delle cinque galassie (Uplift) di David Brin.
Un'altra variazione sul tema dell'invasione aliena è l'invasione demoniaca, in cui gli invasori sono esseri soprannaturali o comunque creature demoniache di ispirazione religiosa,[13] che si infiltrano sulla Terra, attaccano l'umanità, prendono il sopravvento sulla società umana (travestiti da umani essi stessi) e muovono "guerra ai santi"[14], compiendo gli eventi descritti nell'Apocalisse di Giovanni o in altra profezia religiosa, talvolta inventata appositamente per la storia. Seguono questo concetto Warhammer 40.000, il manga Devilman e la serie di videogiochi di Doom. Il già citato romanzo Le guide del tramonto può anche essere visto come una forma di invasione aliena demoniaca per via dell'aspetto diabolico degli Overlord.
L'immigrazione di massa di una popolazione aliena sulla Terra può essere vista, soggettivamente, come una forma di "invasione". In questo caso i personaggi non sono alieni bellicosi quanto piuttosto dei miti profughi extraterrestri senza via di ritorno al proprio pianeta d'origine, che non cercano di prendere il controllo del mondo ma al contrario aspirano ad una pacifica convivenza.
Il tema dell'immigrazione aliena, sviluppato - seppure in rare occasioni - soprattutto a partire dalla fine del XX secolo, analizza in un contesto alternativo i reali problemi sociali legati ai fenomeni immigratori e alle minoranze etniche; il soggetto centrale è la difficoltà di integrazione con la società umana. Il tema del conflitto è dunque presente non sul piano bellico ma su quello sociale. Gli alieni immigrati possono essere facilmente sfruttati dai terrestri, arrivando ad un rovesciamento dei ruoli rispetto al tema classico dell'invasione aliena.
Il film Alien Nation - Nazione di alieni (Alien Nation, 1988, da cui è stata anche tratta una serie tv omonima) è un thriller in cui una popolazione di profughi extraterrestri, ex schiavi, ha trovato rifugio nella Terra di oggi, ma l'integrazione con i terrestri è difficile e la maggior parte degli alieni, sfruttata come manodopera a basso costo, finisce per vivere in ghetti, dove si manifestano problemi ditossicodipendenza. Il film District 9 (2009) riprende il tema ispirandosi all'apartheid sudafricano ed esplora argomenti quali la xenofobia e la segregazione razziale applicate dagli umani agli alieni.[15]
Una trattazione umoristica dell'immigrazione aliena - incrociata in questo caso con il tema dell'infiltrazione segreta e della teoria del complotto sugli UFO - è un elemento centrale nel film Men in Black(1997).
Capita che due o più delle varianti appena descritte vengano combinate assieme. Ad esempio, gli alieni possono all'inizio infiltrarsi nella società, poi, dopo avere guadagnato la fiducia degli umani, iniziare improvvisamente a distruggere le città, cogliendo di sorpresa i terrestri. Altro esempio di ciò è un episodio doppio del telefilm Stargate SG-1 in cui la razza aliena degli Aschen si fa amici gli umani e condivide con loro liberamente la propria avanzata tecnologia e medicina in cambio degli indirizzi degli stargate. Ma diviene ben presto chiaro che gli alieni stanno pianificando la graduale scomparsa della razza umana rendendo sterili persone di entrambi i sessi.
In un altro tipo di invasione vista in vari film di Godzilla, tra cui Gli eredi di King Kong (1968), delle razze aliene assumono il controllo dei mostri della Terra e li usano per attaccare e distruggere le maggiori città, ma per ironia della sorte trovano la sconfitta per mano degli stessi mostri.
da wikipedia grazie

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