30/01/08

Febbraio al Clan Destino

Febbraio Scaglie 2008
Domenica 3 ore 21.30
Blast of Silence
di Allen Baron (1961 USA 77’)
Frank Bono è un killer di professione: mandato, sotto Natale, dai suoi committenti a New York per uccidere il temibile capo di una banda di gangster. Frank, per eseguire il lavoro, acquista dal losco Ralph una pistola con silenziatore, con cui spietatamente elimina il medesimo...ma Frank sta affrontando una profonda crisi esistenziale a causa della lacerante solitudine che lo circonda. Porterà a termine il sofferto contratto, ma un destino beffardo lo accompagnerà. Interpretato, diretto e sceneggiato da Allen Baron è un noir indipendente, visionario e ammaliante, che si è creato nel tempo un notevole seguito tra i dedali dell’universo B-movie, influenzando sottilmente le opere successive di Martin Scorsese, Abel Ferrara e Jean Pierre Melville tra gli altri.

Martedì 5 ore 21.30
Le mele di Adamo
di Anders Thomas Jensen (2005 DAN/GER 94’)
Nerissima commedia a sfondo sociale con protagonisti un prete irriducibile alla ricerca della verità nella fede, ma bersagliato da una vita stracolma di innumerevoli disgrazie, e un truce neonazista inviato controvoglia in una comunità di recupero per malati psichiatrici. In mezzo un’enigmatica torta di mele. Lo scontro tra il Bene e il Male visto da una prospettiva particolare, in questo esilarante, surreale, sorprendente film, folgorante opera di un geniaccio del cinema contemporaneo.

Domenica 10 ore 21.30
Il coltello nell’acqua
di Roman Polanski (1962 POL 94’)
Un maturo giornalista e la sua giovane moglie, in viaggio per passare un week-end in barca, raccolgono un giovane autostoppista incontrato per caso. La presenza dell’estraneo porta il rapporto dei due coniugi a implodere. Analisi impietosa sul matrimonio borghese incancrenito tra l’abitudine e i comforts e messo in crisi dal balenare dell’inquietudine giovanile, svolta da Polanski al suo esordio con la perizia di un fine entomologo. Tra filosofia esistenziale e tragedia classica un’opera apocalittica quasi interamente girata lungo le gelide acque del lago di Masuria.

Martedì 12 ore 21.30
Dealer
di Benedek Fliegauf (2004 UNG 130’)
Gemma preziosa e sconvolgente, "Dealer" è un excursus sulla vita e i bizzarri incontri di uno spacciatore, vero e proprio moderno angelo dannato sulla terra, ed insieme una denuncia implacabile ed annicchilente sul potere annullante della droga. Ritratta è la sofferenza e la disperazione estreme di un'umanità, tesa alla ricerca di una fuga impossibile e ridotta ad uno stadio larvale dalla dipendenza dalle sostanze. Ciò che colpisce del film è l'atmosfera ipnotica e apocalittica che pervade la pellicola e rimane incuneata nella mente per diversi giorni dopo la visione, con un affascinante finale intriso di struggente poesia tragica. Lo stile di regia è elegantissimo, fatto di lenti movimenti di macchina circolari, che vanno ad avvolgere e quasi accarezzare i personaggi. Anche il lavoro sulle musiche, costituite da un evocativo intreccio di electro-noise contemporaneo, è straordinario e contribuisce non poco a fare di questo film uno di quelli imperdibili dell'ultimo decennio.

Domenica 17 ore 21.30
Taxidermia
di Gyorgy Palfi (2006 UNG/Austria/FRA 91’)
Bizzarra e urticante cavalcata attraverso tre generazioni di una famiglia dell'est europeo. La pervicace volontà del regista è rivolta all'esclusiva esplorazione della fisicità dei suoi personaggi, in una virulenta immersione nei loro corpi pulsionali ed istintivi, tempestati durante la visione da ogni genere di fluido biologico. Il film è suddiviso in tre episodi, tratti liberamente da racconti di Lajos Parti Nagy incentrati su sesso, cibo e morte. Il film è un assalto frontale ai sensi dello spettatore, una visionaria rappresentazione dell'apocalisse del genere umano, comunque mai fine a sé stessa, che il regista provocatoriamente imbastisce partendo dalle scorie e dai tabù della società contemporanea, drammaticamente priva d'amore e affetto, perseguendo con millimetrica precisione l'annichilimento di ogni fonte di consolazione, sollievo e speranza per l'attonito spettatore. Ciò che colpisce è anche l'estrema eleganza della messinscena e la splendida padronanza nell'uso della macchina da presa, capace di regalarci splendidi piani sequenza e abbaglianti inquadrature. Cinema spietato, indigesto e crudele, assolutamente non riconciliato, ma al tempo stesso poetico e profondamente toccante, un vero volo iperbolico nel girone infernale del mondo, degno erede delle sempiterne opere di Arrabal, Jodorowsky e Makavejev.

Martedì 19 ore 21.30
Naboer
di Pal Sletaune (2005 DAN/SVE/NOR 75’)
Un uomo viene lasciato dalla propria donna e cade in un profondo sconforto finché non conosce due vicine di casa, che precedentemente non aveva mai notato...ma qualcosa non torna...una delle due è perversamente seducente, mentre l’altra è sfuggente e misteriosa...viaggio al termine della notte in una mente deragliata per uno dei film più affascinanti e sconvolgenti degli ultimi anni, inedito in Italia.

Domenica 24 ore 21.30
Fango sulle stelle
di Elia Kazan (1960 USA 110’)
Riesumiamo questo classico del cinema americano, intriso di poesia e dolente umanesimo, da uno degli autori più acuti e colpevolmente trascurati dalla critica internazionale a causa del suo tradimento risalente al periodo maccartista. Nel 1996 Kazan, al momento del ritiro dell’Orso d’Oro alla carriera al Festival di Berlino, ebbe la forza di dichiarare “Sono stato membro del partito comunista per un anno e mezzo. Non mi è piaciuto ciò che ho visto in quel periodo, e ho deciso di dire ciò che pensavo. Ero d’accordo con certe cose, ma non con i metodi. Come iscritto al partito, volevo cambiare l’America, renderla migliore: ho lasciato il partito perché, ripeto, non ne condividevo i metodi, ma quell’idea di fondo mi è rimasta. Amo l’America”.

Martedì 26 ore 21.30
The Green Butchers
di Anders Thomas Jensen (2003 DAN 95’)
Altra commedia sorprendente, inedita in Italia, incentrata sulle insolite avventure di due macellai sui generis che si ritrovano, con soddisfazione della clientela, a vendere carne umana. Il regista, che è uno dei talenti più cristallini emersi nell’asfittico panorama cinematografico internazionale contemporaneo, è stato lo sceneggiatore anche di “Mifune” (1998), “Il re è vivo” (2001), del capolavoro “Open Hearts” (2002) e del fiammeggiante “Non desiderare la donna d'altri” (2004) di Susanne Bier. Ha inoltre diretto anche il notevole “Flickering Lights” (2000), ancora inedito in Italia.

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