07/01/08

La Linea di Osvaldo Cavandoli

La Linea
di Osvaldo Cavandoli

Mirabile l'essenzialità e la stringata capacità di sintesi raggiunta dall'artista Cavandoli, nel 1964, con la creazione di questa superba striscia animata, fatta semplicemente da un solo tratto di matita bianca, ma in grado di comunicare universalmente sensazioni multiformi e rancorosi stati d'animo e in grado di rimanere infilata, quasi incastonata, nell'immaginario comune per tutti questi anni.
Frutto di una sapiente opera di sottrazione fatta alle tavole di animazione accademica, "La Linea" brilla lucente come una delle opere più libere e sottilmente destabilizzanti, nonché dissacranti, dell'animazione italiana di tutti i tempi.
Il potenziale deflagrante indotto dall'omino irascibile e scontroso è immenso, con il suo avanzare incessante che richiama il delirio della società contemporanea in cui la fretta e la corsa costante sono le tristi compagne di un'umanità in brandelli. Inoltre il tracciato solcato dall'omino, fatto di ripide salite e vertiginose discese, richiama profeticamente le linee dei bilanci aziendali e degli indici di borsa, colorandole di un alone beffardo, che ne svela la recondita vacuità.
Il successo della "Linea" deriva anche dalla voce stravagante di Carlo Bonomi che, grazie ad una parlata dallo spiccato accento meneghino, riesce a raggiungere una capacità di espressione veramente globale, quasi paragonabile al geniale grammelot inventato da Dario Fo nel suo "Mistero Buffo", praticamente una lingua originale, creata attraverso suoni e parole onomatopeiche, che permette a chi parla lingue diverse di capire ugualmente, ma che anche consente all'autore di imbrigliare le forbici censorie, grazie al non utilizzo di una lingua facilmente codificabile.
http://cinemino.kaywa.com/mario-verger/osvaldo-cavandoli.html
http://www.youtube.com/watch?v=UBAQ2WVJ9AI

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