07/01/08

Cuori che battono nella tenebra


...Destino. Il mio destino! Che cosa strana la vita - quel misterioso organizzarsi di una logica implacabile per un futile obiettivo.
Il massimo che potete sperarne è una certa conoscenza di voi stessi - cui arrivate troppo tardi - una messe di rimpianti inestinguibili...
Io ho lottato con la morte. E' la competizione meno eccitante che si possa immaginare...Sono stato a un pelo dall'occasione estrema di esprimermi, e ho scoperto con umiliazione che probabilmente non avevo niente da dire.
Per questo sostengo che Kurtz era un uomo notevole. Lui qualcosa da dire l'aveva. E parlò. Per avere sbirciato di persona oltre il limite, capisco meglio il significato del suo sguardo, incapace di vedere la fiamma della candela, ma grande abbastanza da abbracciare l'intero universo, e abbastanza acuto da penetrare in tutti i cuori che battono nella tenebra.
Aveva ricapitolato - aveva giudicato: "L'orrore!"
Era un uomo notevole.
Dopo tutto, aveva espresso una sorta di fede; con schiettezza, con convinzione; c'era nel suo sussurro una nota di vibrante rivolta, il volto terrificante della verità intravvista - la bizzarra miscela di desiderio e di odio.
(Joseph Conrad)

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