Su cento persone:
che ne sanno sempre più degli altri
- cinquantadue;
insicuri a ogni passo
- quasi tutti gli altri;
pronti ad aiutare, purché la cosa non duri molto
- ben quarantanove;
buoni sempre, perché non sanno fare altrimenti
- quattro, bé, forse cinque;
propensi ad ammirare senza invidia
- diciotto;
viventi con la continua paura di qualcuno o di qualcosa
- settantasette;
dotati per la felicità
- al massimo poco più di venti;
innocui singolarmente, che imbarbariscono nella folla
- di sicuro più della metà;
crudeli, se costretti dalle circostanze
- è meglio non saperlo, neppure approssimativamente;
quelli col senno di poi
- non molti di più di quelli col senno di prima;
che dalla vita prendono solo cose
- quaranta, anche se vorrei sbagliarmi;
ripiegati, dolenti e senza torcia nel buio
- ottantatre;
prima o poi, degni di compassione
- novantanove;
mortali
- cento per cento, numero al momento invariato.
(Wislawa Szymborska)
01/01/08
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