C'è chi dice che il mondo sia sempre lo stesso, anzi, sempre di più lo stesso, e c'è chi dice che ovunque il mondo sia uguale, e che sia, sempre stato così. Eppure la storia ha prodotto la Grecia classica, il Rinascimento, l'Illuminismo, la Rivoluzione Francese e gli anni Sessanta: c'è da ammetterlo, al momento attuale, sono lontani e confusi ricordi...La middle class è uguale a sé stessa in tutto il mondo: crede di essere benestante, consuma come tale e si indebita progressivamente. Crede di possedere potere, ma è del tutto impotente di fronte ai propri governanti, che essa stessa crede, ne è convinta, di eleggere. La middle class ama le novità, la tecnologia e la pubblicità, il suo principale dovere è produrre e consumare: comprare auto e stare in fila. E' riuscita persino nel paradosso di incrementare sia le spese per il tempo libero che le ore di lavoro. La cosa è resa possibile con l'aumento del lavoro indipendente e la relativa scomparsa dei diritti delle categorie. La middle class è infaticabile, perché sogna ed è soddisfatta di sé. In realtà vive in prigione, non decide, non protesta. Ovunque. USA, Israele, India, Cina, Italia, Francia, Russia, Turchia, Polinesia e ovunque, la middle class diminuisce a poco a poco il numero dei rapporti sessuali, delle risate, degli amici stretti frequentati. E aumenta, di molto in molto, quello dei siti Internet visitati, dei viaggi organizzati, dei prodotti ecologici consumati, del numero di cambiali firmate, dei crediti bancari richiesti. Le sue tasse servono a finanziare missili, scudi spaziali, eserciti e poliziotti sempre meglio equipaggiati, e poi strumenti di controllo sempre più sofisticati e infrastrutture atte a incrementare i consumi della middle class stessa (autostrade, impianti di produzione energetica, satelliti per il consumo telefonico e televisivo). Ora come sia possibile tutto questo, questa enorme truffa che ci priva del presente, nonostante la sua evidenza, è un mistero sul quale dovranno impegnarsi storici e archeologi del futuro, perché oggi, noi, non siamo in grado di spiegarlo. Solo nel futuro si sarà in grado di capire come sia stato possibile che la middle class, quasi quattro miliardi di persone, mediamente istruite, mediamente intelligenti, mediamente interessate alla vita, mediamente medie, perfettamente consapevoli della fine del mondo in arrivo, del disastro sociale e ambientale imminente, del lento ma inesorabile prosciugamento dei propri conti in banca, siano rimaste perfettamente immobili ad aspettare, sedute davanti ai loro computer o dentro le loro auto. Qualche ipotesi però si può fare. "Siamo nati morti. Da tempo abbiamo smesso di nascere da padri viventi e la cosa ci piace sempre di più. Stiamo acquisendo un certo gusto per questo."
(Fedor Dostoevskji, Memorie dal sottosuolo)
Una delle tante ragioni della cecità della middle class va individuata nella sua illusione di poter vivere vite parallele. Possedere "seconde vite", fatte di seconde attività, seconde mogli, seconde case e seconde macchine, è un suo tratto distintivo e nello stesso tempo una delle sue principali illusioni di libertà. Le "seconde vite" di fatto sono quelle più divertenti, sfiziose, persino avventurose (l'illusione dell'avventura nella nostra cultura è assolutamente devastante e senza ritorno). Ecco allora che alla middle class viene offerta la possibilità di realizzare "seconde vite" a ripetizione, senza neanche doversi muovere: basta estenuanti viaggi in auto, basta complicate reazioni extraconiugali, è arrivato finalmente il momento della seconda vita virtuale! Mondi interconnessi ne sono sempre esistiti, ma oggi la sempre più mostruosa potenza di browser e computer domestici permette di allargare comunità a milioni e milioni di individui. Individui che, prigionieri del quotidiano, si creano un proprio avatar, un alias, e si ricostruiscono una nuova vita nella civiltà virtuale. Un nuovo nome, una rinnovata fisicità. il caso più noto, ma non l'unico e neanche il primo, è quello denominato, appunto, Second Life. La cosa più degna di nota di questo gioco di ruolo (virtuale ma reale) è che il nuovo mondo costruito è uguale al nostro! Stesse logiche morali, comportamentali e soprattutto commerciali. Una specie di liberismo sfrenato e condiviso in cui basta avere un po' di sale in zucca per fare soldi (veri). Si tratta della definitiva dimostrazione che la middle class è soddisfatta del proprio mondo, non prevede di cambiarlo e, anzi, i giochi a lei dedicati sono del tutto auto riferiti. E' un mistero o un fatto logico che oggi il gioco di successo (dell'umanità interconnessa) non sia quello di cambiare il mondo bensì quello di replicare all'infinito quello conosciuto? Com'è possibile che ciò accada? Non va contro il naturale istinto dell'essere umano, del genere umano stesso, che è quello di cambiare, migliorare, superare i propri limiti? Ma allora è vero che siamo già tutti morti!? Zombie talmente privi di volontà da voler desiderare la morte!? E' vero che stiamo vivendo dentro un incubo all'interno del quale esistono ancora alcuni pazzi che tentano di gridare alla massa cosa sta realmente accadendo!?
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www.youtube.com/watch?v=mTSR6bu0Nq0&feature=related
La middle class non ha consapevolezza di sé stessa. Ogni individuo è convinto di essere unico, libero e insostituibile. In realtà è semplicemente isolato dagli altri. Il suo principale atto pubblico è la riunione di condominio, o di quartiere. L'incapacità di organizzarsi è ormai consolidata grazie all'assunto che, siccome siamo in democrazia, un'opinione vale l'altra. E non solo in termini numerici. Questo vale sia per i pensionati da balera che per i writers da centro sociale. Non c'è differenza. Neanche tra di loro, perché si tratta pur sempre dei sacrosanti, minimali, incazzosi, illusori diritti della middle class. strati sociali un tempo emarginanti vengono inglobati dal suo progressivo allargarsi. Comportamenti un tempo devianti vengono bonariamente accettati e in questo modo annullati. Rivoluzionari veri e da strapazzo vengono ingaggiati dalle multinazionali per vendere prodotti. Non per questo diventano ricchi. Solo gli artisti ci riescono, e gli artisti non sono mai stati tanti e così fortunati come oggi. Eppure non riescono a unirsi e a combattere per un mondo nuovo. Soprattutto una volta ottenuti soldi e fama. Geniali solisti ogni tanto riescono a lanciare allarmi meravigliosi, a far davvero male al sistema. Ma dura poco, oggi il sistema appare al massimo della sua perfezione, senza falle, senza incertezze. I notiziari sono letture di classifiche ufficiali, sempre uguali, tanto che l'importanza delle notizie non è reale, ma dipende da chi emette la classifica, che spesso coincide con chi la produce. Il fatto poi che le notizie, anche le più clamorose che inevitabilmente emergono, riescano a modificare le opinioni della middle class è del tutto incerto. Infatti clamorose notizie riguardanti truffe, scandali e furti perpetrati da politici e industriali, guerre, massacri, inondazioni e persino l'imminente Fine del Mondo non hanno portato alcuna reazione. Nessuna, da nessuna parte del mondo. Un mondo uguale, sempre più lo stesso, ovunque, per sempre.
"Dopo la scoperta di un pianeta simile alla Terra, con acqua e temperatura tra zero e quaranta gradi, le quote su una possibile forma di vita aliena intelligente sono state portate da 1000 a 100 volte la posta dai bookmakers inglesi" (Ansa, 30/04/07)
(articolo di Riccardo Mazzon, tratto da "I Duellanti", Giugno-Luglio 2007, pag. 89-90)
01/02/08
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