San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l'aria tranquilla
arde e cade, perché si gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra i spini;
ella aveva nel becco un insetto:
la cena dei suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero, disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono.
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
(X Agosto, Giovanni Pascoli)
Amo i contrasti.
E devo dire che Beth Robinson con le sue fantasmagoriche e stordenti creature incarna alla perfezione l'atmosfera di questa poesia: singolari bambole deviate e inquietanti bambole organiche, confezionate con frammenti di vita e create con intuizioni che scaturiscono direttamente dallo spirito dell'artista, quando si trova in condizioni di particolare capacità ricettiva...nella sua bizzarra arte, stregata e ammaliante, si assapora in alcuni casi l'acre gusto del dolore di vivere, mentre in altri ci si lascia semplicemente sorprendere da eccentriche creature decisamente piovute da un'altra dimensione...il nostro futuro?
http://www.strangedolls.net/ooak.html
21/02/08
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