E' vero, tu sei innocente, e chi è innocente non sa e chi non sa, non vuole, ma io che sono il tuo Dio, ti ordino di sapere e di volere.
E' contraddittorio, lo so, forse è anche insolubile, perchè se tu sei innocente non puoi avere coscienza e volontà. Dì, a chi ha parlato Cristo, il mio figlio, se non agli innocenti? E perchè? Perchè sapessero. Tu dirai, come il fico, che è presto, che è solo marzo, che non puoi dare i tuoi frutti, che li darai in settembre. Ma che discorsi sono questi. Marzo, settembre...per me, Dio, non sono che vuote parole. Se la fede fa muovere le montagne, figurarsi che importanza ha che sia marzo o settembre. Ascoltami, Riccetto, ascoltami. Un cenno del tuo capo, uno sguardo verso il cielo mi basterebbe. Ascoltami se non vuoi perderti. L'innocenza è una colpa, l'innocenza è una colpa, lo capisci? E gli innocenti saranno condannati, perchè non hanno più il diritto di esserlo. Io non posso perdonare chi passa con lo sguardo felice dell'innocente tra le ingiustizie e le guerre, tra gli orrori e il sangue.
Come te ci sono milioni di innocenti in tutto il mondo, che vogliono scomparire dalla storia piuttosto che perdere la loro innocenza. E io li devo far morire, anche se lo so che non possono far altro, io debbo maledirli come il fico, e farli morire, morire, morire.
(Da "La sequenza del fiore di carta" di Pier Paolo Pasolini)
09/12/07
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