09/12/07

Carnival of Souls

Carnival of Souls
di Herk Harvey (1962 USA 84’)
con Candace Hilligoss, Sidney Berger,
Herk Harvey, Frances Feist, Art Ellison.

Originale horror seminale e low-budget, che nel corso degli anni, specie all’estero, ha giustamente acquisito una fama crescente. Mary, la protagonista (un’indimenticabile Candace Hilligoss) sopravvive miracolosamente ad un incidente stradale mortale (in cui muoiono le sue due amiche), causato dalla caduta dell’auto dentro un fiume, dopo una spericolata sfida di velocità con dei coetanei. Lei non ricorda nulla e il suo atteggiamento, quando emerge dalle acque, è freddo e distaccato, forse a causa del terribile shock subito nell'incidente. Ma la vita per lei ricomincia e così decide di trasferirsi a Salt Lake City per lavorare come organista nella chiesa locale. Di notte, nel viaggio di trasferimento in macchina, costeggia un enorme parco con un tendone da circo abbandonato e improvvisamente le appare fulmineo, nello specchietto retrovisore, il volto di un angosciante e spettrale uomo. Subito dopo l'uomo le appare terrificante davanti all'automobile, costringendola ad una brusca sterzata, da qui la sua mente sarà instabile e il mondo esterno le apparirà come dominato da un indecifrabile e minaccioso mistero.
Atmosfere oniriche e stregate per una pellicola angosciante e sperimentale che ha influenzato un po’ tutti, in primis George Romero per la sua saga sugli zombi e David Lynch per il suo Eraserhead (sia come atmosfere e personaggi, che come innovativo uso dei suoni). Il regista stesso é un fantasmatico mistero, ha diretto solo questa pellicola e interpreta efficacemente l’inquietante fantasma. Un film che si immerge nella dissociazione mentale progressiva della sua protagonista e riesce a trasmettere un reale senso di angoscia, facendoci intuire il labile confine tra normalità e pazzia. Riesce anche a comunicarci una fantasmatica allegoria, al pari delle tele di Munch, richiamate in più sequenze nel film, per esempio quelle bellissime del ballo spettrale o del Luna Park abbandonato.

"Io non sono di questo mondo. Ecco come stanno le cose. C'é qualcosa che mi separa dagli altri. Sono dappertutto, dappertutto! Non mi lasceranno mai in pace. Come mi volto, qualcosa mi sbarra la strada. Lui sta tentando di impedirmi di vivere! Sta cercando di portarmi non so dove. Non riesco più a lottare. Non so più cos'é reale. Le sono grata, dottore: lei è la mia ultima speranza; se lei non mi aiuta, dovrò ritornare là. Lui sta cercando di riportarmi là. Dottore, mi dica cosa devo fare." (Dal film)

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