Marquis
di Henri Xhonneux (1989 BEL/FRA 83')
Nel 1989 Roland Topor in sodalizio con Henri Xhonneux intraprende un adattamento cinematografico sui generis ispirato alla vita e alle opere del marchese De Sade, intitolato "Marquis". In questa bizzarra pellicola tutti gli attori indossano incantevoli e fantasiose maschere animalesche (galli, mucche, cani, pesci, maiali, leoni, pappagalli etc), disegnate da Topor stesso e animate in maniera sbalorditiva e fin nei minimi dettagli con una tecnica chiamata animatronics, che permette di regalare ai personaggi un'espressività antropomorfa, creando così un vero e proprio credibile mondo parallelo surreale. Il film è ambientato all'interno della Bastiglia, nel periodo che precede la Rivoluzione Francese e l'atmosfera di scontro sociale e perversione sessuale, che si poteva probabilmente respirare in quegli anni, viene resa in maniera ironicamente plausibile. Il divin marchese dall'aspetto canino, nell'isolamento della propria cella, disserta per gran parte del film,in maniera irresistibile, con il suo pene, chiamato Colin, unico personaggio ad avere un volto umano, dotato di una suadente voce di donna e di un appetito sessuale pressoché insaziabile (per tutto il film si lamenta che il suo padrone parla troppo, mentre lui ha bisogno di tanta azione!). Alcuni episodi delle opere dello scrittore sono visualizzati nella pellicola ricorrendo ad animazioni in plastilina, degne del talentuoso Bruce Bickford. Nel film si succedono numerose situazioni talora divertenti, talora assurde, talora provocatorie, talora pornografiche e il valore metaforico dell'opera è innegabile, con dietro le righe l'amara constatazione dell'inevitabilità della stupidità umana (anche quella degli spettatori). L'intento degli autori è, inoltre, quello di demolire le mistificazioni che hanno circondato il Marchese De Sade e riproporlo nella giusta dimensione di spirito sovversivo, di profeta della trasgressione, intesa come atto necessario all'emancipazione e al progresso. Da notare come nel film la figura del Marchese sia la più eroica e moralmente integra di tutte, circondato invece da un mondo intriso di ipocrisia e corruzione. Molte le scene indimenticabili, tra cui spicca quella dell'orgia di gruppo (degna di Society) tra i potenti del regime, tra cui spiccano il politico e il prete. Imperdibile, visionario, demente, fantasmagorico e assai divertente.
"Non concedo alla società il diritto di dominare la mia natura"
(Marchese De Sade in Marquis)
22/02/10
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento