The Brain from Planet Arous
di Nathan Juran (1957 USA 71')
Ecco uno degli alieni più esilaranti della storia del cinema: Gor, il malvagio cervello svolazzante dotato di grandi occhi scintillanti proveniente dal pianeta Arous! Tale meraviglia è in grado di impossessarsi del corpo degli ignari abitanti della Terra, mutandone le capacità e i comportamenti. La vittima designata, per iniziare il cammino verso la conquista del mondo, è il fisico nucleare interpretato da John Agar, che lo scopre a causa delle radiazioni provenienti da una cava dismessa. Lo scienziato, fomentato dal cervello, ritorna a casa con un appetito sessuale aumentato a dismisura, che però sembra non dispiacere affatto alla sua compagna. Il segnale della possessione aliena è rappresentato dalla comparsa nel viso dello scienziato di due occhi argentati, che gli conferiscono il potere di fare esplodere gli oggetti che fissa, come un paio di aeroplani e addirittura una bomba atomica (dimostrazione fatta davanti ai rappresentanti delle Nazioni Unite). Per fortuna dal pianeta Arous giunge anche un cervello buono, di nome Vol, poliziotto interplanetario, che si dice cacciatore di cervelli rinnegati col compito di fermare il maligno Gor. Per farlo, non proprio furbescamente, si incarna nel cranio del cane bianco dello scienziato (come non vederlo come fonte d'ispirazione per il successivo capolavoro di Sam Fuller?!?). Il nuovo arrivato spiega alla compagna e al futuro suocero del fisico nucleare che il punto debole del temibile alieno è situato in un'area cerebrale a livello della scissura di Rolando. Gli osceni effetti speciali che costellano il film, in cui non possono mancare evidenti fili di bava che sostengono l'alieno, e il finale pirotecnico con lo scienziato che macella lo sbigottito cervello a colpi d'ascia (!) fanno entrare questa bizzarria fantascientifica nell'Empireo del cinema di serie Z. Non dimentichiamoci poi che John Agar è stato il marito di Shirley Temple...
"L'uomo dell'avvenire dovrà nascere fornito di un cervello e di un sistema nervoso del tutto diversi da quelli di cui disponiamo noi, esseri ancora tradizionali, copernicani, classici."
(Eugenio Montale)
Buon Natale a tutti i lettori del blog!
17 ore fa
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