di Hajime Sato (1966 GIAP 73') Un giovane astronomo si accorge che un asteroide, l'Icaro, ha cambiato rotta e rischia di distruggere la Terra impattandola nel suo decorso. Questa sua scoperta non è creduta dai suoi superiori, ma fa sì che egli venga rapito da quattro uomini in nero, dal look simile ai Blues Brothers, che lo porteranno dal dottor Yamatone (interpretato dal mitico Sonny Chiba), che sta finendo di mettere a punto, con l'aiuto di altri super-scienziati tra cui una bambina (!), un cannone superdistruttore (!), destinato a disintegrare il grosso meteorite. Scopriamo però che la deviazione di rotta è stata voluta dal dottor Nazo, un malvagio alieno insaccato in un ridicolo costume da coniglio di peluche, dotato di quattro occhi, una tenaglia e una mano con solo tre lunghissime dita, che ha il chiodo fisso di annientare l'umanità. Ad un certo punto il gruppo di scienziati capta un sos proveniente da una compagnia di spedizione apparentemente dispersa nel mezzo dell'oceano. Seguendo il segnale con la loro navicella spaziale, il gruppo giungerà in un'isola sconosciuta, dispersa in mezzo all'oceano e disseminata dei resti di un'antica civiltà perduta. La lettura dei geroglifici vicino ad uno scheletro mummificato svelerà agli scienziati di trovarsi su ciò che rimane di Atlantide. Contemporaneamente a questa scoperta spunterà dall'oceano un trivellone spaziale (il nonno di Tetsuo?) molto incazzato, in grado di lanciare raggi esplosivi dagli occhi (in realtà disegnati direttamente sulla pellicola, sic!) e sbucheranno dal nulla numerosi minacciosi ninja nerovestiti ed equipaggiati di visiera schermante. Il gruppo di malcapitati si rifugerà in una grotta, dove verrà a contatto con un sarcofago faraonico contenente i resti di un famoso super-eroe atlantideo, destinato dopo 10000 anni a difendere nuovamente la Terra dai pericoli incombenti. La bambina riuscirà, grazie all'aiuto di un po' d'acqua e di un pipistrello, a rianimare la salma, dando vita ad un incredibile super-eroe: Diavolik, epico e frastornante incrocio tra Superman, Kriminal e Megaloman.
Una volta rianimato Diavolik non si farà pregare e per tutto il film dispenserà legnate e botte da orbi agli alieni invasori servendosi del suo micidiale bastone, facendo così impallidire il ricordo delle scazzottate viste nei film di Bud Spencer. Va ricordata inoltre la delirante risata isterica che accompagna tutte le gesta del nostro impavido Diavolik. Diverse sono le scene da strapparsi i capelli, tra cui ricordo quella in cui l'asteroide Icaro sfascia la Luna e quella in cui il trivellone emerge nel bel mezzo di Tokyo, seminando il panico tra gli increduli abitanti. Recitazione esagitata, comportamenti plateali ed effetti speciali baracconeschi rendono il film una vera perla della serie Z. Questa pellicola, che dovrebbe essere vietata sopra i diciotto anni, si ispira ad un personaggio dei manga giapponesi, creato da Takeo Nagamatsu, che diede anche origine ad una fortunata serie animata, famosa in Italia negli anni Ottanta, dal titolo Fantaman (dallo stesso creatore di Bem), che forse ricorderete.
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