The Terror of Tiny Town
di Sam Newfield (1938 USA 62')
Un anno prima dell'uscita del mitico western Ombre Rosse di John Ford vede la luce questa altrettanto mitica stramberia in celluloide...si tratta di un western totalmente interpretato da attori nani (anche se, a dire la verità, alcune comparse sembrano in realtà bambini truccati con barba e baffi posticci). Il film, uscito nel 1938, è rimasto per decenni sconosciuto, fino a quando i fratelli Medved sul finire degli anni Settanta nel loro libro sui "50 peggiori film della storia del cinema" non ne hanno esaltato le tremebonde doti, rendendolo istantaneamente un cult movie del cinema psicotronico. In effetti il film è abbastanza indigeribile, composto da una trama banalotta che rispetta i canoni classici del genere western, con un pistolero buono vestito in bianco e un pistolero cattivo vestito di scuro. La sceneggiatura si completa con stucchevoli siparietti musicali, girati nel saloon, con mini-cantanti che imitano Judy Garland, attorniate da nani di ogni tipo e colore e osservate da un enigmatico pinguino (metafora dello spettatore?). Qualche timido colpo di scena, una sofferta storia d'amore e la resa dei conti finale a suon di cazzotti e dinamite completano il quadro. Puro cinema exploitation ante-litteram quindi, che gioca tutte le sue carte sulla pubblicità che deriva dal curioso fatto di essere interpretato da nani...certo che le sparatorie con gli implacabili micro-cowboys che cavalcano minuscoli shetland ponies rimangono impresse nello spettatore per lungo tempo...a fine pellicola si esce frastornati e risulta difficile fare acrobatici tentativi per cercare di rivalutare quest'opera anomala, comunque imprescindibile per ogni cinefilo irregolare che si rispetti.
06/12/09
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