18/02/11

Heavy Metal (Gerard Potterton)

Heavy Metal
di Gerard Potterton (1981 CAN 86')

Una sfera luminosa, il Loch-Nar, racconta ad una ragazzina le catastrofi che ha causato in diverse galassie. Gli episodi (Soft Landing, GRimaldi, Harry Canyon, DEn, Captain Sternn, B-17, So beautiful & so dangerous, Taarna) vanno dal noir urbano alla Blade Runner al fantasy con pterodattili e duelli all'ultimo sangue, mentre nel mezzo c'è anche spazio per la parodia (nell'originale le voci erano, tra gli altri, di John Candy, Eugene Levy, Harold Ramis) e l'erotismo ( a livello di un adolescente che fantastica sulle pin-ups). Il film è un tentativo di portare sullo schermo, grazie ai cartoni animati, la fantascienza eclettica e cinica di Metal Hurlant, mitica rivista di fumetti francese pubblicata a partire dal 1975 dagli Humanoides Associés (P. Druillet, Jean Giraud, Jean-Pierre Dionnet e Bernard Farkas), che ha fatto della fantascienza e del fantastico amalgamati con un erotismo a volte sadiano il proprio cavallo di battaglia. Il merito di Metal Hurlant e in parte anche di questa pellicola è quello di aver lanciato un tipo di fumetto non convenzionale, capace di fondere tra loro la forza demistificatoria dei comics underground e la correttezza formale del disegno caratteristica del fumetto avventuroso tradizionale. Il ripudio delle convenzioni si nota poi nel rifiuto dell'abituale happy-ending. Il film prodotto da Ivan Reitman (lo stesso produttore dei primi Cronenberg, anche regista di Cannibal Girls e poi di Ghostbusters) vede come mente super-partes il talento eccezionale del compianto Dan O'Bannon(sceneggiatore, curatore degli effetti speciali e a per il primo Carpenter Dark Star; collaboratore di Jodorowsky per il progetto incompiuto Dune; sceneggiatore di Alien e Space Vampires tra gli altri; poi regista dello scult Il ritorno dei morti viventi e del dimenticato The Ressurected). Molto bella la colonna sonora heavy con canzoni di Black Sabbath, Cheap Trick, Nazareth, Devo, Blue Oyster Cult...della serie: quando la Walt Disney non aveva ancora strangolato il mercato...

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