Murders in the Rue Morgue - Il dottor Miracolo
di Robert Florey (1932 USA 61')
Al solo scopo di dimostrare al mondo la teoria dell'evoluzione di Darwin, il dottor Miracolo non si crea scrupoli a procurarsi delle vittime al fine di incrociare il sangue di queste con quello di uno straripante gorilla, di nome Erik interpretato dallo specialista di questi ruoli Charlie Gemora, che egli esibisce come fenomeno da baraccone nella terrificante via Morgue. Fuori dallo spettacolo un assistente gobbo è suo complice nel rapimento di giovani donne per trasfusioni di sangue con l'animale, ma il primate si ribella e fugge con la bella Camille per i tetti di Parigi. Sulle tracce del Dottor Miracolo si mette un ispettore di polizia a cui è stata rapita la fidanzata. Tra l'uomo e Erik c'è un rapporto simile a quello che c'era tra il dottor Caligari e Cesare nel cult espressionista Il gabinetto del dottor Caligari. I misteri di Parigi visti attraverso Edgar Allan Poe o meglio attraverso gli stilemi del cinema horror di marchio Universal. La pellicola si presenta con un poker d'assi: Edgar Allan Poe a cui si deve il soggetto ispiratore (alla sceneggiatura collabora anche John Huston); Bela lugosi come protagonista, attore di culto nel Dracula di Tod Browning e attore feticcio di Ed Wood; Karl Freund maestro di luci e ombre espressioniste nella sua meticolosa direzione fotografica e Robert Florey regista rivalutato a cui si deve il testo della mitica trasposizione cinematografica del Frankenstein di Mary Shelley, interpretato poi da Boris Karloff (inizialmente doveva proprio essere Florey il regista, non James Whale, con Bela Lugosi come protagonista). Un horror d'annata con indimenticabili scenografie espressioniste e con un grande riccioluto Lugosi, può contare ben due remake: uno nel 1954 in 3D con Karl Malden al posto di Lugosi e sempre con l'attore Gemora nei panni del gorilla e un altro nel 1971 con Jason Robards come protagonista. Qualche sequenza non può poi non rimandare al mitico King Kong uscito l'anno dopo.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento