Il dolore
“Qualunque ragazzina innamorata può contare su Shakespespeare o Keats per dar voce ai suoi sentimenti, ma basta che il malato tenti di spiegare a un medico la sofferenza che ha nella testa perché il linguaggio si prosciughi di colpo. Egli sarà costretto a coniare qualche parola e, tenendo il suo dolore in una mano e un grumo di puro suono nell'altra (come forse fecero gli abitanti di Babele all'inizio) pressarli insieme in modo tale che alla fine ne salti fuori una parola del tutto nuova.”
(Virginia Woolf)
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