29/05/08

Atsushi Tani

Atsushi Tani

“...l’immaginazione sessuale è illimitata quanto a prospettiva e a forza metaforica e non potrà mai essere davvero repressa...Specialmente adesso che il sesso sta diventando sempre più un’azione concettuale, intellettualizzata, lontana sia dall’affetto che dalla fisiologia, si devono tenere ben presenti i meriti delle perversioni sessuali.” (J.G.Ballard, "La mostra delle atrocità")

Atsushi Tani è un'intensa artista giapponese, che si dedica fin dall'adolescenza alla fotografia. La sua prima mostra risale al 1991. Da quei tempi ha tenuto numerose esposizioni personali non solo in Giappone, ma anche in Gran Bretagna, Francia e Stati Uniti. Una sua mostra in Italia, dagli esiti memorabili, si ricorda nella galleria d'arte, sorprendentemente sospesa tra sesso e avanguardia, di "Mondo Bizzarro".

Le sue opere sono ammantate di un erotismo visionario e misterioso, parzialmente influenzato dalla tradizione surrealista di Hans Bellmer e Pierre Molinier, ma che va a congiungersi alle più moderne tendenze dell'eros nipponico, amalgamando depistanti feticismi medical con agghiaccianti mutazioni corporee, le trasgressioni della body art estrema con un fiammeggiante cybersex e arrivando così alla languida raffigurazione di sensuali donne aliene, probabilmente scaturite da arcani mondi paralleli. Notevole e originale il lavoro di elaborazione sull'immagine fotografica, con il conseguimento di una composizione classica, ma al tempo stesso spiazzante e conturbante.

"Spingendo dolcemente
ho schiuso quella porta
che chiamano mistero.
Mammelle turgide
strette nelle mani."
(Yosano Akiko, Midaregami, 68)

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