26/12/10

Tutti i colori del buio (Sergio Martino)

Tutti i colori del buio
di Sergio Martino (1972 ITA/SPA 88')

Si tratta di un film che mi impressionò molto nell'adolescenza sia per le tematiche trattate sia per la malsana atmosfera onirico-surreale costantemente sull'orlo della follia che vi si respira, uno di quei film che vedevo intorno a mezzanotte su Odeon alzandomi di nascosto dai miei genitori. Il filone in cui si inserisce la pellicola di Martino è ovviamente quello derivativo dal Rosemary's Baby polanskiano, amalgamato al thriller di Bava e Argento e condito con laute dosi di psicanalisi freudiana. E la storia, ambientata a Londra, si incentra su una ragazza ossessionata da terribili traumi psico-emotivi infantili che le fanno avere paurosi incubi. Quest'ultima viene per giunta ad essere cooptata e poi perseguitata da una setta satanica. I titoli di testa seguiti dalla sequenza iniziale sono da antologia e in diverse sequenze Martino mette in mostra una notevole tecnica cinematografica con affascinanti riprese in soggettiva girate con l'ausilio del grandangolo e di psichedelici filtri colorati. La stessa affascinante tecnica che lo porterà a creare, di lì a poco, il capolavoro Torso, peccato che in seguito il regista si sia disperso attorno al genere pecoreccio. La presenza magnetica di Edwige Fenech con quei favolosi occhi da cerbiatta indifesa, qui al top della forma fisica, unita al simbolismo demoniaco alza la carica erotico perversa della pellicola. Da segnalare la frase di lancio della pellicola all'epoca di uscita, tratta dagli scritti di Edgar Allan Poe: "nel buio la mia mente si colora di angoscia, di libidine, di paura". Notevoli facce dei maligni protagonisti con lo scatenato sulfureo sacerdote dalle unghie kruegeriane interpretato da Julian Ugarte e il persecutore dagli occhi di ghiaccio Ivan Rassimov. Stupenda colonna sonora di Bruno Nicolai. Un'inquietante interrogativo rimane...ma perchè il fidanzato della frigida protagonista legge un libro sulla magia e sul soprannaturale? e perchè quello stesso libro fa bella mostra di sé anche nella nostra libreria?

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