31/10/10

Halloween in a suburb (H.P. Lovecraft)

Halloween in a Suburb
Nel livido, triste chiarore lunare 
svettano bianchi i campanili, 
gli alberi si ricoprono d'argento 
e sui comignoli volano i vampiri. 
Guarda: le arpie del cielo profondo batton le ali, 
ridono ed osservano. 
Sul morto villaggio sotto la luna 
mai ha brillato il sole al tramonto: 
è emerso dal buio di ere perdute,
là dove scorrono fiumi di follia

lungo abissi di sogno senza fondo. 
Un vento gelido striscia fra i covoni 
sui campi splendenti di pallida luce 
e s'aggroviglia attorno alle lapidi nel cimitero 
dove i ghoul ricercano l'orrida preda per la loro fame. 

 Neppure il soffio degli strani Dèi del mutamento 
giunti al passato a reclamare 

ciò che gli appartenne
può rendere quest'ora meno immota: 

una forza spettrale copre tutto, 
diffonde il sonno dal suo seggio antico 

e libera l'ignoto senza fine. 
Si estendono di nuovo la valle e la pianura 


che videro lune scordate ormai da tempo, 
ebbri danzano i mostri sotto i fiochi raggi, 
sorgendo dalle fauci del sepolcro 

per scuotere il mondo col terrore. 
Le cose che il mattino aspro rivela, 
l'orrore e la miseria di campi desolati irti di sassi 
si aggiungeranno un giorno a tutto il resto 

tramando con le ombre maledette. 
S'alzi pure nel buio il gemito dei lemuri, 
guglie rose di lebbra giungan fino al cielo...non cambia nulla: 
chè l'antico e il nuovo insieme 
son ravvolti nelle pieghe del costume destino, morte e orrore.
I Segugi del Tempo sono pronti le carni d'entrambi a dilaniare.  

(H.P. Lovecraft)

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