PROGETTI INCOMPIUTI DI GRANDI REGISTI
"Non dirò molto: Ronnie Rocket è una commedia assurda che si svolge in due oscure fabbriche. Ronnie è alto novanta centimatri (ma non è un nano) e, a parte l'altezza, ha gravi problemi fisici. E' completamente calvo, ma una parrucca rossa gli copre la testa. Alcuni pensano che abbia l'età di un liceale perchè gli stanno venendo i brufoli. Ed è anche un film sull'elettricità."
(David Lynch)
"Se finalmente riuscirò a girare un film su John Holmes ci sarà da rallegrarsi. Inanzitutto perchè soltanto noi cattolici sappiamo di cosa si tratta quando si parla di sesso, poi perchè il protagonista dovrebbe essere Christopher Walken e infine perchè John Holmes se lo merita ampiamente."
(Abel Ferrara)
"Ci sono diversi motivi che spingono a fare qualcosa. Per me ci sono motivi di ordine pratico dietro la mia intenzione di scrivere un romanzo. Vorrei verificare se riesco a vivere senza avere altre persone attorno a me, se sono capace di vivere senza avere sempre un occhio puntato sulle persone con cui sto realizzando il mio lavoro. E poi soprattutto perchè lo scrivere offre possibilità diverse dal cinema. Posso dirlo così. Sono tutti motivi concreti. E forse ce n'è qualcun altro che io in questo momento non conosco, può anche essere che sia ciò che più mi interessa."
(Rainer Werner Fassbinder)
"Un altro progetto che ho in ballo è l'adattamento di un romanzo di Ruth Rendell: Life Flesh, una sorta di gothic contemporaneo. Io ne posseggo i diritti e quasi tutti gli studios americani sono interessati a farlo. L'eroe è un violentatore e io non voglio trattarlo come un mostro, ma la sua mentalità è una cosa che non sono mai riuscito a mettere a fuoco bene, quella è gente che non parla: i violentatori non vanno dagli psichiatri, non fanno psicanalisi e non si confessano in chiesa, si sa molto poco di loro...sì, capisco che abbiano avuto i soliti problemi familiari e di comunicazione, ma vorrei che qualche violentatore mi spiegasse l'atto impulsivo della violenza carnale."
(Pedro Almodovar)
"Sì, Francois Truffaut avrebbe dovuto dirigere Kramer contro Kramer, ma ci conoscevamo da prima. Gangster Story lo scrivemmo per lui e arrivammo anche a proporglielo. Disse che gli piaceva molto ma che siccome stava per iniziare Fahrenheit 451 non poteva occuparsene in quel momento. Ci raggiunse comunque a New York e passammo due giorni a parlare, per preparare un trattamento. In Gangster story c'è ancora un'intera sequenza completamente sua: ce la dettò, materialmente. E' quella in cui loro sono seduti in macchina, mentre piove, mangiano biscotti e lei legge la ballata di Bonnie e Clyde, fino a quando ci sono loro due nel campo. Quella è interamente scritta da Truffaut."
(Robert Benton)
"Ho effettivamente pensato ad un Cristo cinematografico, e se dovessi fare un film di questo tipo, ed essendo io inglese, credo che adotterei una chiave moderna. Se facciamo un passo indietro alla pittura inglese degli anni Venti, troviamo un artista eccentrico e meraviglioso come Stanley Spencer che di fatto ha realizzato le nostre migliori opere religiose di questo secolo. E le ha dipinte tutte nel proprio villaggio, cosicché dovendo ritrarre l'entrata a Gerusalemme la rappresentò nel suo villaggio con tutti gli abitanti che guardavano dalla finestra, oppure sul tamigi, Cristo sul Tamigi, quadri stupendi. Sarebbe il modo in cui affronterei il problema, e credo che se potessi scegliere prenderei senz'altro una donna per la figura di Cristo."
(Derek Jarman)
"Scrissi una sceneggiatura sugli indiani Sioux, ambientata nel 1850 e intitolata Conquering Horse che però nelle mie intenzioni doveva essere girata interamente in lingua Sioux (con sottotitoli) e presentata come un film sulla nazione Sioux..."
(Michael Cimino)
"...e poi ho sempre un progetto nel cassetto. Una di quelle sfide impossibili che mi piacciono tanto: la storia di una donna che, da sola, vuole scavare una galleria sotto le Alpi."
(Werner Herzog)
opera di Gustav Klimt
(col contributo di segnocinema 73)
13/04/08
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