A bucket of blood
di Roger Corman (1959 USA 66')
Delizioso B-movie tra l'horror e la parodia grottesca, che sbeffeggia i poeti della Beat Generation (alla Allen Ginsberg...) e titilla le pulsioni sotterranee del pubblico cinematografico degli anni Cinquanta, come pochi altri film del periodo hanno saputo fare. Il protagonista si chiama Walter Paisley ed è un cameriere frustrato, che serve ai tavoli di un locale alla moda, ma in realtà ambisce ad inserirsi nell'ambiente degli artistoidi che lo frequentano, con in testa l'idea fissa che "tutto quello che esiste passa per l'occhio dell'artista". Il problema è che Paisley è assolutamente incapace di scolpire la creta, un aiuto gli viene però dall'uccisione involontaria di un gatto...il gatto accoltellato, nella sua mente perversa, diviene il nucleo per una colata di plastilina, che lo porta così a creare un'ambigua opera prima. Il carattere provocatorio, malsano e sovversivo di questa scultura non può far altro che sconvolgere il gruppo di artisti e perditempo beatnicks, che frequentano il locale notturno. In poco tempo l'ex cameriere diviene un'artista di successo e si aggira felice nella notte con la sua bacchetta zen. L'emozione dell'assassinio e l'urgenza di creare un nuovo osannato capolavoro lo porteranno ad uccidere diverse persone, per poi ricoprirle di plastilina. Le sue opere, con come filo conduttore la morte violenta, provocheranno scompiglio nella comunità artistica della città, in quanto portatrici inequivocabili "dell'espressione dell'uomo moderno che prova pena per sé stesso". Numerosi gli spunti umoristici della pellicola nel tratteggiare le situazioni e i caratteri, indimenticabili fra tutti la figura e le rime del poeta, che in definitiva nessuno ascolta e nessuno capisce. Lo stile secco e le componenti exploitation del film non possono che far nascere nel nostro animo cinefilo una struggente nostalgia per lo spensierato periodo dei drive-in. Rimasto per molto tempo inspiegabilmente inedito in Italia A bucket of blood è ora finalmente disponibile sottotitolato...ed è da non perdere visto che si tratta di un assoluto gioiellino, che il genio di Corman ha creato in soli cinque giorni di riprese.
Buon Natale a tutti i lettori del blog!
17 ore fa
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