Salute Abbondanza Equilibrio per il 2014 il Nuovo Eone
Alea iacta est
Rien ne va plus, les jeux sont faits
"Nella costruzione russa della frase, "Mir spasët krasotà", l'autore con una anastrofe (non resa nella traduzione di cui tu ti avvali) inverte oggetto e soggetto, "Il mondo salverà la bellezza", quasi a voler sottolineare che il punto centrale in tutto ciò di cui si sta parlando non è esattamente la bellezza.
Prima ancora d'aver cominciato, il primo passo dentro il rompicapo già ci ribalta tutto.
E poi c'è la parola stessa "mir", che in russo - fatto curioso - ha due significati: mondo e pace. L'universalismo della cultura russa sembra discendere o incarnarsi nella lingua stessa, laddove l'aspirazione all'armonia concorde dell'umanità coincide con l'umanità stessa, il mondo. Il punto centrale è dunque che il mondo sarà salvato dalla bellezza: una profezia "linguistica" in questo caso si avvererà e il semplice mondo/mir diventerà la pace/mir. Questa - come andiamo a spiegare - è la prima vera questione in gioco."
"Soprattutto nell'Idiota la bellezza è enigma da subito, in tutti i singoli inizi della storia. Come la descrizione della natura svizzera nel primo dialogo in casa Epancin:
"Giungemmo a Lucerna e mi condussero sul lago in barca. Comprendevo la sua bellezza, ma, nello stesso tempo, mi sentivo molto oppresso... Provo sempre un senso di pena e di inquietudine, quando contemplo per la prima volta un simile quadro della natura: ne sento la bellezza ma mi riempie di angoscia"
"Il Mondo sarà salvato dalla Bellezza", non "La Bellezza salverà il Mondo". L'Idiota è il romanzo dell'intelligenza umana: la più alta, la più acuta. La comprensione puntuale e dettagliata di tutte le cose: ognuna guardata dritta in volto, senza veli, quindi nulla a che vedere con il tuo dio, ma semmai l'esatto contrario. La Bellezza (dio appunto come dici tu) è la piu elevata menzogna per Dostoevskij: è l'illusione di un binomio, la Bellezza e il Bene assoluto, che salveranno il mondo, e l'incarnazione cosi perfetta e vera da rendere orrore della sua verità nudo agli occhi del lettore:
"Sopra la porta della camera attigua era appeso un quadro stranissimo per la sua forma (...) Raffigurava il Salvatore deposto in quel momento dalla croce. Il principe vi gettò uno sguardo distratto, come ricordandosi di qualche cosa, ma fece tuttavia l'atto di varcare la porta (...) - Mi piace guardare quel quadro! Osservò dopo un breve silenzio Rogožin. - Quel quadro! Esclamò ad un tratto il principe, come colpito da un pensiero subitaneo, "quel quadro! Ma tu sai che, osservandolo a lungo, si può anche perdere la fede?" "Sì, la si perde infatti" confermò improvvisamente Rogožin"
KAMITA NOW! Rock'n'roll!
31/12/13
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