13/11/08

The Brood (David Cronenberg)

The Brood
di David Cronenberg
(1979 CAN 91’)
con Oliver Reed, Samantha Eggar, Art Hindle, Nuala Fitzgerald

Quarto lungometraggio di Cronenberg, The Brood, segna la fine del primo ciclo creativo del regista canadese, in tutti questi anni comunque fedele alle proprie tematiche come pochi altri, tanto da diventare uno dei punti di riferimento nel mondo dell’arte contemporanea in senso lato. Nel film in questione sono già presenti molte delle ossessioni del cinema di Cronenberg: i devianti tentativi di frange della scienza medica di modificare il processo evolutivo umano; l’intrinseca capacità del corpo umano di mutare in risposta a stimoli stressanti fino a manifestare vere e proprie malattie psico-somatiche; il nucleo familiare come groviglio generante angosce; la tematica della maternità difficile e quella della nascita traumatica; una certa fobia della procreazione e l’oscenità della riproduzione.
Sotto le apparenze di un horror di serie B si nasconde in realtà un gioiellino metacinematografico: favolosa l’idea della branca psichiatrica chiamata Psicoplasmica e messa in atto nel film dal dottor Raglan, sorta di pratica esorcistico/terapeutica incentrata sullo studio della capacità umana di manifestare sulla propria superficie o addirittura materializzare al proprio esterno i prodotti dell’ira, del dolore, del senso di colpa, della gelosia e della paura...The Shape of Rage...in pratica la manifestazione fisica della nostra rabbia, il metodo definitivo per scaricare le nostre pulsioni aggressive e le nostre tormentose tensioni. E’ evidente come la Psicoplasmica si venga a configurare come pratica analoga al fare cinema, straordinaria descrizione auto-riflessiva del lavoro di Cronenberg, incentrato fin dai primi film a materializzare immagini inerenti le interconnessioni, a volte spaventose, tra mente e corpo e tra carne e malattia. Ma molto interessante, a tal proposito, è riportare le parole di Cronenberg in un'intervista prestata a Chris Rodley, che ha la profondità cristallina di un filosofo: “...forse stiamo per cominciare una fase molto importante della nostra evoluzione, che io ritengo sarà principalmente fisica...Non penso che la selezione naturale, così come l’ha concepita Darwin, continui realmente a operare all’interno dell’evoluzione umana. Penso piuttosto che qualcosa tipo il disastro nucleare sia, forse, una parte naturale della nostra evoluzione. Può essere una strana filosofia, o forse no, ma il mio istinto sembra suggerirmi che siamo fatti per contaminare qualsiasi cosa, lo abbiamo già fatto, e che questo si rifletterà su di noi modificandoci...Dal principio del genere umano noi siamo certamente cambiati in senso psicologico; di fatto siamo anche cambiati fisicamente. Siamo fisicamente diversi dai nostri antenati, in parte per quello che ingeriamo, e in parte a causa di cose come gli occhiali e la chirurgia plastica. Ma c’è un ulteriore passo che potrebbe essere fatto, cioè quello di poter sviluppare un altro braccio, di poter realmente cambiare il proprio aspetto fisico, di compiere una mutazione...Sto parlando della possibilità che gli esseri umani diventino capaci di mutare fisicamente a loro piacere, anche se ci volessero cinque anni per completare la mutazione. La pura forza della volontà ci permetterebbe di trasformare il nostro io fisico”. E questo Cronenberg lo diceva venti anni fa...
Queste premesse, la “godibile” trama, attori indimenticabili come la Eggar /ape regina e il compianto Reed, uniti alla nervosa e inquietante colonna sonora ad opera di Howard Shore fanno di questo film un’opera assolutamente imprescindibile. Splendido finale, tra l’altro, con un sapore tipico del cinema horror di quegli anni, ben diverso dalle innocue storielle macabre per adolescenti brufolosi tipiche dei blockbuster horror dei nostri giorni. Va ricordato che con “The Brood” inaugurammo il 3 dicembre del 1995 la prima proiezione di mezzanotte di Scaglie. Gloria e Vita alla Nuova Carne!

“E’ stato fantastico scrivere The Shape of Rage! Sono sicuro che sarebbe un grande succeso editoriale. Ho sempre detto che se non sfondavo nel mondo del cinema potevo sempre aprire una clinica di Psicoplasmica a nord di Los Angeles. L’idea fondamentale della Psicoplasmica è che vengono realmente degli sfoghi cutanei alle persone quando sono messe in una condizione di forte stress; i muscoli si irrigidiscono sul serio”
(David Cronenberg)
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