13/01/10

Magia lucana (Luigi Di Gianni)

Magia Lucana

di Luigi Di Gianni (1958 ITA 18')

Finalmente editato in dvd dalla Doc Video il primo documentario etnografico del sottovalutato Luigi Di Gianni incentrato sulle sopravvivenze magiche in Basilicata e sul rapporto tra la vita contadina di tutti i giorni e arcaiche tecniche mitico-rituali. Il film, narrato dalla voce di Arnoldo Foà, segue e si ispira agli scritti dell'antropologo Ernesto De Martino e si avvale di alcune sequenze di grande intensità, che rappresentano un'incredibile testimonianza su un misterioso ed affascinante mondo arcaico, sospeso tra storia e credenze popolari, mondo ai giorni nostri ormai irrimediabilmente dimenticato. Di Gianni riesce, grazie ad alcune riprese incisive e solenni, a rendere evidente la forza della presenza della magia nella vita contadina. Tra le scene indimenticabili vi sono quella incentrata sul funerale tenuto in mezzo a panorami naturali ancestrali con alcune donne nero-vestite che si dimenano inconsolabili, intonando lo struggente lamento funebre tradizionale lucano. Altra sequenza suggestiva è quella della fattucchiera dietro la finestra, simbolo supremo di una civiltà magico-contadina, che crede che anche il male fisico abbia una causa soprannaturale e che è incentrata sulla fascinazione, intesa come quella condizione psichica di impedimento e di inibizione, in cui l'individuo sente il proprio essere come dominato e agito da una forza potente e occulta, che non lascia margini di autonomia alla persona e che ne inficia sia la capacità decisionale che di scelta. Altra immagine folgorante è quella del contadino che saluta e onora il sole che sta per sorgere, invocando così presunte forze magiche e soprannaturali. Tali rituali magico-religiosi avevano lo scopo di soddisfare la richiesta di protezione psicologica che derivava dall'amara presa di coscienza della potenza del negativo nell'ambito della dura vita quotidiana contadina. Nell'invocazione al sole, nel lamento funebre, nei riti d'amore e di fattura, si manifestavano perciò i resti di una civiltà antichissima, che tentava di esercitare una sorta di controllo su una Natura misteriosa e minacciosa. E il cinema di Di Gianni ha il notevole pregio di renderci partecipi di tali affascinanti memorie.

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